Le immagini hanno cominciato a correre velocemente subito dopo la vittoria, perchè eravamo di fronte ad una edizione sicuramente speciale della Corsa dell’Arno, la corsa più antica d’Italia, giunta alla edizione numero 196, sotto un “cielo color pervinca” come sottolineato da Andrea Zanoboni poco prima della partenza. Pervinca, o quasi, come la giubba di Sauro Andrea Fiordelli che ha visto la sua Sadalsuud (Territories) spiccare dominando nettamente sul resto della compagnia, complice anche un diluvio torrenziale che ha intriso d’acqua la pista rendendola ideale per la femmina di 5 anni, già vincitrice del Roma Vecchia Lr sul finire della stagione, e portata ancora ad un grande livello da un maestro, uno dei pochi artigiani del mestiere di allenatore vero e puro rimasti nell’ippica italiana, come Raffaele Biondi e i suoi figli.
Sadalsuud, 5 anni, ha regalato l’ennesima perla per il talentuoso jockey sardo ma romano d’adozione Alessio Satta, che sta vivendo un momento d’oro. Nato ad Iglesias 28 anni fa, ma cresciuto a Domusnovas, è uno dei jockey più in ascesa nel periodo, con i risultati che stanno a certificare, con merito, le sue doti di fantino che ha un futuro davanti a se. Non a caso è sempre più richiesto per gli impegni via via importanti del galoppo italiano e non ci sorprenderemmo se arrivasse una chiamata importante da qui a breve. Alessio, al momento, è terzo in classifica fantini con 36 vittorie in questo primo quadrimestre del 2023. Sadalsuud, peraltro, gli ha regalato in autunno la prima vittoria a livello di Stakes in carriera.
In più, l’altra storia nella storia, riguarda proprio il fatto che mai negli ultimi 100 anni almeno una femmina aveva vinto questa corsa contro i maschi. Scorrendo l’albo d’oro, andando sempre più indietro, è difficilissimo ritrovare una rappresentante del gentil sesso che batte i maschi in questa corsa e ciò rende l’impresa ancora più epica.
Forse, e ribadiamo forse, secondo da fonti raccolte in redazione, l’ultima a vincere fu nel 1917 Valse Brune. Aveva 3 anni ed era di Alberto Chantre, che l’aveva anche allevata, forse all’Anzola.
Sadalsuud, nonostante quella del Roma Vecchia sembrava potesse essere l’ultima corsa della carriera prima della carriera di fattrice, si è ripresentata al massimo livello vincendo e battendo di 4 e mezzo Il Grande Black (Galileo Gold) e Bridge Jazzaarat (Red Jazz). IL RISULTATO COMPLETO CLICCANDO QUI.