Trotto – Ci ha lasciati Sergio Giuntini.

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Domenica sera, all’ospedale di Lugano, dove era stato portato nella mattinata per un malore che lo aveva colto a casa in mattinata, si è spento, all’età di 90 anni, Sergio Giuntini. Alla signora Milena Giuntini, alla figlia Francesca e a tutti i componenti della famiglia vanno le nostre sentite condoglianze.

Sergio Giuntini era figlio del commendator Renato Giuntini, imprenditore di primo piano nel settore del legno e, sia Renato che Sergio, furono “conquistati” dai cavalli e dal trotto all’inizio degli anni ’60. Renato, scomparso nel 1977, fu molto attivo come proprietario, ma fu anche il creatore ed il motore dell’allevamento che, in un primo tempo, si chiamò Tranciati Silea esattamente come la scuderia che, nel frattempo, avevano creato, poi fu trasformato in Azienda Agricola Giuntini. Il figlio Sergio, invece, amava più la pista e, nel 1963, una volta ottenuta la licenza gentlemen, debuttò e vinse subito, una vittoria che fu il preludio di due anni fantastici per il neo gentleman che, nel 1964 e nel 1965, conquistò addirittura il frustino d’oro.

Tra i tanti cavalli che, agli inizi, vestirono i colori nero-verde della Tranciati Silea ricordiamo Gunar, che fu il primissimo acquisto, e poi Vardar, Zingaro, Zio Tom, Anisette, Magnus, Ivonne, Grillona e Palerino. In seguito, però, ce ne furono molti altri, tra cui meritano un ricordo gli ottimi Graianella e Cerway. La femmina era una figlia di Oriolo che furoreggiò su tutte le piste del centro-sud affidata al training e alla guida di Ugo Bottoni tanto che, nel 1967, ottenne anche l’invito all’International Trot, dove purtroppo sbagliò in partenza; Cerway era invece stato allevato da Norberto e Roberta Baronti, che rimasero anche come proprietari, in società con la Tranciati Silea, e fu il dominatore assoluto del circuito dei 4 anni conquistando anche la finale del Trofeo Cynar 1969 e diventando così campione italiano. Tra i soggetti nati sui prati dell’azienda agricola Giuntini, sui quali, molti anni dopo, vedrà la luce e crescerà il campione Urlo dei Venti, ricordiamo Galdiolo, vincitore dell’Etruria 1975 e del Dante Alighieri 1976, e Abbondio, trionfatore del Gran Criterium 1976.

“Sergio viveva da anni a Lugano e aveva abbandonato da tempo il settore, ma la passione era rimasta – ricorda il genero, Stefano Simonelli, marito di Francesca – ma, seppur da lontano, seguiva tutto, soprattutto le vicende di Urlo, per il quale faceva sempre un gran tifo”.

Ciao Sergio!