Aveva “affilato le armi”, Dolce Viky, nella prova di preparazione sostenuta vincendo sulla pista in 1.12.5 sul doppio km e, forte di una condizione al top, ha preso la corsa “di petto” andando a scardinare di forza la resistenza del diretto rivale Dimitri Ferm che, leader dal via, sulla curva finale si è arreso. In retta, così, Dolce Viky si è profilato in vantaggio, ma dalla sua scia è scattato Diamond Truppo che, nel tratto ultimo, ha preso il sopravvento in 1.12.2. Finita qui? Neanche per sogno…
La Giuria, infatti, ha immediatamente esposto il “giallo” e, dopo lungo esame dei filmati della prima curva, ha distanziato dall’ordine d’arrivo Diamond Truppo, reo di aver preso molto paletti (tredici) nei primi 250 metri. Le difficoltà che i giudici hanno trovato nella valutazione dell’evento erano legate al comportamento di Diluca Mo, che viaggiava al largo di Diamond Truppo: c’era da stabilire, infatti, se il portacolori della Pachino Horse fosse stato costretto dall’avversario a “rifugiarsi” nei paletti per evitare il contatto. Una valutazione sottile e molto difficile i cui esiti hanno dato gli effetti che sappiamo e che non hanno mancato di suscitare qualche polemica, per cui già si parla di ricorso.
Detto tutto ciò, va specificato, però, che Dolce Viky, presentato in condizioni smaglianti dal team Gocciadoro e interpretato con grande convinzione da un Manuel Pistone sempre più bravo, questa vittoria se l’è meritata alla grande perché se l’è costruita metro dopo metro: i “numeri” parlano di un primo km in 1.15.1 (ma con un 29.2 dai 600 ai mille iniziali), e di un secondo in 1.10.4 che, seppur realizzato su una pista velocissima, è sempre una misura di grande valore così come lo è il ragguaglio finale di 1.12.3. Diluca ha battuto a sua volta Dimitri, Dragowski ha chiuso quarto seguendo sempre il leader, Danubio, come nel Triossi, ha approfittato di un distanziamento per prendere la quinta moneta (a Roma fu tolto, sempre per i paletti, Gericault), mentre Diamond Francis ha tentato il lancio “a tutta” finendo con lo sbagliare con l’approssimarsi della curva.
Il video della corsa: