Questa mattina, a Roma, si è spento Rodolfo Pagni, 73 anni, da tempo in lotta con i forti disagi che gli aveva provocato un ictus di cui aveva sofferto nove anni fa.
La sua attività imprenditoriale lo aveva portato anche a vivere per diversi anni oltre Oceano, ma la sua grande passione sono sempre stati i cavalli, tanto che dopo essere diventato proprietario, si è poi gettato nella mischia con i gentlemen e, infine, non ha esitato a cimentarsi nell’arte dell’allevamento con i nomi dei suoi prodotti che si concludevano con la sigla “rodo”. Tra i suoi portacolori, sicuramente Doge d’Alfa è quello che gli ha dato le maggiori soddisfazioni, ma anche Estate d’Alfa che, poi impiegata in razza, gli ha regalato anche Sirrodo e Tearodo. Oltre a tutto questo, a testimonianza della grande passione per il trotto di Rodolfo, c’è anche la sua partecipazione alla società Sistema Cavallo, che gestisce l’ippodromo di Follonica e, oggi, anche quello di Livorno.
Alla signora Nicole Brandeburg ed al suo amico fraterno Silvio Torriello rivolgiamo le più sentite condoglianze del nostro giornale.
Nella fotografia, la premiazione per l’addio alle corse di Doge d’Alfa, pupillo di Rodolfo Pagni e beniamino degli appassionati toscani. Da sinistra, Enzo D’Isanto, Rodolfo Pagni e Roberto Biagini.