Asta Selezionata Yearlings al galoppo: Top price per una Sea The Stars. Fatturato giù, media su. Colpo Giudici. I dati completi

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Organizzare la più importante asta italiana cambiando location e logistica non è mai facile, ma da questo punto di vista l’organizzazione non è mancata. L’ippodromo di San Siro si è rivelato essere accogliente e una buona soluzione, dopo le problematiche che hanno portato lo spostamento dall’ippodromo de La Maura al trotto, a quello del galoppo. Ma gli operatori hanno comunque gradito il posizionamento, pur lontano delle scuderie, verso la struttura montata nel giro di poche ore. 

Per il resto raccontiamo anche di tanto pubblico presente, tra interessati o semplici appassionati. I dati parlano di un movimento in calo, complice anche meno cavalli presentati quest’anno rispetto allo scorso anno, ma una media salita. In catalogo c’erano 118 cavalli, di cui 106 effettivamente offerti (135 lo scorso anno), con 74 venduti (il 70%), contro i 95 venduti dello scorso anno. Il fatturato globale ha toccato la cifra di €1.554.000 (-16%), ma è salita la media a €21.000 (+7%), rispetto ai €19.563 dello scorso anno. 

A fare il top price, come ampiamente prevedibile, è stato per il Lot 14, una femmina da Sea The Stars (Cape Cross) e Cronsa (Martino Alonso), di una famiglia italiane tra le più importanti e fertili, quella riconducibile a Claba di San Jore ed in generale alla Crenelle che fu invenzione di Enrico Arcari negli anni 60, e le cui radici sono state sviluppate da italiani, e poi da qualche anno con diramazioni importanti anche all’estero. Ad acquistarla è stato Marco Bozzi per la cifra di €160.000, spesi per conto di Peter Kavanagh, dunque con destinazione straniera, in particolare irlandese, prima di prendere la via del training. Intanto, per completare la maturazione, andrà di nuovo in allevamento. Ricordiamo che eravamo ad inizio Settembre, molto presto per un cavallo di 2 anni.

Il secondo prezzo più alto dell’asta è stata una grande soddisfazione per l’allevatore laziale Nedo Giudici. Il Lot 10, un figlio di Magna Grecia (Invincible Spirit), è andato infatti alla Incolinx che ha deciso di sborsare la cifra di €100.000. La storia è molto interessante. La famiglia Giudici compro la fattrice Ceoldrama (Mr Greeley) spendendo €4.200 nel Febbraio 2019, gravida di Divine Prophet. Aveva una buona famiglia femminile, ma non ancora sbocciata, con alcuni puledri nati ma ancora inediti. Una di questi era Teresa Mendoza (Territories), nata nel 2018, che in corsa si è dimostrata essere eccellente arrivando a piazzarsi in G2 a Newbury. Da li la famiglia ha cominciato a fare bene, copertura con Magna Grecia (residente al Coolmore per €15.000), fino all’acquisto dell’Ingegner Romeo. Nel 2020 è nato Samybumbum dallo stallone di casa Samysilver, 4 vittorie in carriera.

A proposito di famiglie buone, vale la pena registrare anche il terzo prezzo più alto: Un figlio di New Bay (Dubawi) e Cajamarca, sorellastra di Holy Moon da cui tutte le sorelle terribili (Final Score, Cherry Collect, Sea Of Class, Charity Line etc), ad aggiudicarselo è stato Alessandro Botti che ha speso €90.000 per portare a casa un cavallo ben conosciuto da lui. Lotta interessante, e se non abbiamo visto male tra la folla l’underbidder è stato Luciano Vitabile. C’è da dire che Cajamarca era stata un pò persa come fattrice, venduta all’estero, poi recuperata nel 2020 a Dicembre ad Arqana per €37.000 per continuare la linea femminile. Alcune esponenti di questa stessa famiglia però, si sono smarrite in giro. 

Un altro paio di colpi interessanti: Il Lot 17, un Saxon Warrior (Deep Impact) presentato dalla Razza di Vedano, è andato a €80.000 alla Incolinx, ancora. Marco Bozzi, per conto di Carlo Colombo e Niccolò Simondi, ha comprato una figlia di Kendargent (Kendor), grande classe, per €65.000. 

Qualche dato, anche se i numeri ci risultano non ancora completamente ufficiali e dunque suscettibili di qualche variazione: 

La Incolinx ha comprato 4 cavalli spendendo complessivamente €233.000. Marco Bozzi ne ha comprati 7 spendendo complessivamente €316.000. Simone Giotti, che ha agito per conto di Antonio Marcialis e Antonio Convertino, cumulando interessi di alcuni proprietari con connection allargata, ha comprato 6 cavalli e la spesa complessiva è stata di €239.000, di cui €70.000 per una figlia di Territories e Pardon, molto bella, che si chiama Perché No.. La Sagam ha comprato un cavallo spendendo €43.000, ma Enrica Baragiola che collabora ha comprato altri 5 cavalli con top personale per El Buitre, un bellissimo figlio di Mount Everest, da €19.000. Valfredo Valiani ha speso €37.000 per una Cracksman, anche lei molto interessante.

Per €40.000 comprato il Lot 9, una figlia di Almanzor (Wootton Bassett), acquistata da Fabrizio Cameli.

Altre note a margine: Sebastiano Guerrieri ne ha comprati 4, mentre Bruno Grizzetti è quasi completamente mancato pur agendo con 5 acquisti, ma tutti nella fascia bassa del mercato. Il più costoso per il trainer di Viggiu è stato da €18.000.

Da evidenziare che c’è stato l’ottimo esordio come allevatore per Fabrizio Alessandrucci, imprenditore della provincia laziale, che con 2 lotti presentati ha fatto bene vendendo a €25.000 un Us Navy Flag e Tata Pila a Ferruccio Giacobbe e un figlio di Arcano per €17.000 alla Grizzetti Galoppo. Il mestiere dell’allevatore è durissimo, ma con sacrifici e passione si raggiungono risultati che fanno ben sperare per il futuro.

LA LISTA COMPLETA DEI RISULTATI DELL’ASTA SELEZIONATA SGA CLICCANDO SU QUESTO LINK.