Dopo essere arrivato terzo nel Gran Premio Continentale, Diluca Mo proverà a terminare ancora nei primi tre posti anche nel Gran Premio Memorial Biasuzzi di domenica pomeriggio a Treviso. Il portacolori di Giuseppe Colantonio ha fatto un vero e proprio numero nella classica bolognese. In quella circostanza ha fatto un finale a bomba all’interno dalle ultime posizioni, come conferma il suo allenatore Afrim Shmidra: “Sono rimasto impressionato degli ultimi 500 metri che ha trottato. All’Arcoveggio credo che sia davvero raro vedere un cavallo che ai 500 metri finali è ancora ultimo e ciò nonostante riesce a terminare nei primi tre posti.
La frazione finale è stata violenta ed il mio cavallo ha recuperato diverse lunghezze da Dimitri Ferm e Daniele Jet. Se fossimo stati a Follonica o a Roma dove la retta d’arrivo è bella lunga, credo che Diluca avrebbe anche potuto lottare per il successo.
Dopo quella corsa non ho svolto dei lavori veloci con il mio allievo. Quest’ultimo si è sempre allenato nel migliore dei modi, sono molto della sua condizione. Il cavallo arriverà a Treviso al cento per cento della condizione.
Stavolta, per fortuna, il sorteggio è stato positivo. Il numero due è davvero ottimo; da quella posizione Marcello Di Nicola sicuramente farà partenza per provare ad andare in testa. Lui ha fatto vedere anche a Cesena quest’estate di saper partire forte, andando al comando nel Gran Premio Città di Cesena. Credo che se dovesse riuscire a rimanere al comando, Marcello non manderebbe nessuno.
La distanza è quella del miglio, quindi è fondamentale rimanere subito nel vivo della corsa. Lui può correre in tutti gli schemi, lo ha già dimostrato in passato. Anche di rimessa fa paura. Lui possiede uno scatto finale davvero importante, a Vincennes si è imposto in più occasioni scattando negli ultimi metri.
La forma è davvero al diapason, l’occasione è bella grande visto il sorteggio. Ci sono parecchi rivali che temo, ma ho una grande fiducia nel mio pupillo. Credo che abbia tutte le carte in regola per puntare alla vittoria”.