Que Tempesta si abbatte sul Premio del Jockey Club! Spazzato via Best Of Lips. La..tempesta perfetta!

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Que Tempesta. La tempesta perfetta! Ma non di quelle in un bicchiere d’acqua, bensì una di quelle travolgenti che ti spettinano l’anima e ti fanno godere di una prestazione sopra la media. Il cavallo sorpresa che ti sconvolge il Premio del Jockey Club piazzando una stoccata imparabile e stampando, con rilevazioni manuali, il miglior tempo nella storia di questa corsa (2.25.8), tanto da togliere per qualche minuto il palcoscenico alla festa di Frankie Dettori, rovinata per le zero vittorie in giornata presentata come il D-Day, ma incorniciata dal capolavoro di Raffaele Biondi, il dominus o pater familias di una organizzazione impeccabile, dalla fede travolgente, passione elettrica, spirito di corpo, unione che fa la forza. La “Tempesta” ha tuonato e stordito i rivali, galoppando come mai aveva fatto prima e impedendo a qualsiasi entità di avvicinarsi e provare ad insidiare la sua leadership di cavallo sbucato fuori da chissà dove, secondo gli osservatori esteri, ma che ha fatto la corsa della vita al culmine di un momento di forma diventato ora qualcosa di importante davvero.

Con Salvatore Sulas in sella il 4 anni di Sauro Fiordelli e soci, da Territories, stallone a questo punto main sponsor (dopo Sadalsuud, “Que Stagione” per il team Biondi), in corsa si è sistemato alle spalle di Tempesti, che buffo scherzo del destino chiamarsi quasi come il tuo rivale acerrimo, e lo ha pedinato come un cacciatorpediniere fa con i nemici. Poco dopo l’ingresso in retta il primo attacco, quello è stato il primo colpo che ha fatto rotolare la pietra a valle. Passa in vantaggio, gli altri che rimangono molli come un cioccolatino sul calorifero, lui felice e spensierato con la lingua di fuori, come il cane vicino ad un mucchio di foglie secche e allunga deciso andando, andando e poi senza mai fermarsi accompagnato dalla “voce” del padrone, grida Napoli, le braccia alzate di chi nell’ultimo furlong aveva già capito che non sarebbe arrivato nessuno a superarlo. Già, la tempesta perfetta di un cavallo sbucato fuori dalla convinzione di Raffaele Biondi che ci ha sempre raccontato di come avesse per le mani un fuoriclasse, il migliore che abbia mai allenato. Doveva solo sbloccarsi, forse mentalmente, da cavallo che ha un carattere di quelli che ti fanno “pazziare” ma poi anche godere.

Battuto Best Of Lips (The Gurkha), a conti fatti il migliore del lotto, e conferma per Flag’s Up (War Command) rinvenuto dal fondo del gruppo a superare Tempesti, sul quale, ma non per colpa sua, pende sempre l’onere del favorito matematico. Ci penseranno i dottori dei numeri a stabilire l’entità di questa vittoria nei prossimi giorni: si parla comunque di un 106 di rating medio dei primi 4, non sufficiente a salvare tecnicamente la corsa a G2 da parte del Comitato Pattern, ma quelle sono vicende che poco hanno a che fare con una storia di sport e la rivalutazione di saggezza del mestiere di allenatore. Que Tempesta sarebbe sbocciato in mano a pochi allenatori, in questa ippica diventata..diversa.

La storia è semplice: Pagato £21.000 al Book 3 di Tattersalls da Marco Bozzi, Que Tempesta esordisce già castrone nel 2021 e vince subito rimanendo imbattuto in 2 corse disputate a 2 anni. Castrato a causa delle cattive abitudini del suo carattere, fa la trafila per la stagione dei 3 anni senza poter puntare al Derby per ovvi motivi. Nel 2022 vince comunque il Lodi Vecchio, trial verso il Derby, e spunta qualche problematica che lo spinge a stare fermo 301 giorni, precisi precisi. Torna a Roma a Marzo 2023, a 4 anni, con il petto gonfio di orgoglio ma fin troppo carico di aspettative, almeno inizialmente, accompagnato dalla convinzione si tratti di un fuoriclasse. Quinto, poi secondo, poi terzo a completare la stagione primaverile sottotono, un pò arrugginito dalla lunga assenza. A Luglio comincia a vedersi qualche segnale: Terzo nel Lombardia con tanti chili, poi a Settembre la completa fioritura e lo sblocco mentale. A Firenze segue Flag’s Up volante, poi a San Siro nello Zanocchio fa vedere i sorci verdi a Tempesti fino al 15 Ottobre ultimo scorso, storia di ieri, quando al primo tentativo in una corsa di Gruppo stravolge la storia e scrive un nuovo capitolo delle corse italiane. Que Tempesta è leggenda!  

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