La Pietra e Chiodi sintesi finale in Fiera  

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Tanti i confronti e i “Tavoli” organizzati dal Masaf nell’ambito della Fiera di Verona: le fila di tutto questo lavoro le hanno tirate il sottosegretario Patrizio La Pietra ed il direttore generale dell’ippica Remo Chiodi in un dibattito con le categorie proprio a Verona, moderato da Luca Protettì e andato in onda sul canale istituzionale di Equ Tv, che ha curato con grande attenzione tutto ciò che si è svolto a Verona in questi giorni. «Un confronto così – ha esordito La Pietra -, nel quale si sono ascoltate tutte le voci dell’ippica, non c’è mai stato, sono felice che si sia finalmente realizzato, perché testimonia di quanto noi crediamo nelle potenzialità dell’ippica e, soprattutto, che si sia svolto a Fieracavalli, che ha un respiro internazionale”.

Passando ai singoli temi, La Pietra ha voluto chiarire il ruolo della Consulta: «Spero che sia uno strumento che possa essere valorizzato da tutti per lavorare nell’interesse comune del settore. Non fraintendiamo il fatto che siano stati coinvolti dei rappresentanti di categoria, perché all’interno della Consulta il loro ruolo non sarà quello di curare gli interessi di coloro che rappresentano, ma sarà di lavorare per il bene comune”. E poi ha sottolineato novità importanti: “All’interno della Consulta c’è l’Anci, l’Associazione dei Comuni italiani. Non dimentichiamo che il 90 per cento degli ippodromi sono di proprietà dei Comuni che, attraverso il Pnrr, possono fare molto per i loro impianti se ne capiscono l’importanza. E poi abbiamo coinvolto anche i veterinari, i giudici…

Insomma, a noi spetterà poi il difficile ruolo di fare la sintesi di questo lavoro, ma lo faremo solo quando avremo sentito tutte le campane». Sui pagamenti il sottosegretario ha prima rivendicato il fatto che, per il 2024, non sia stato toccato il montepremi nonostante che ci sia stato un taglio lineare, per tutti i ministeri, del 5 per cento ma, al contempo, ha spiegato le difficoltà oggettive che tutt’oggi rallentano le procedure e che sono legate ai famosi 41 milioni persi nel 2019.

Il problema, insomma, è proprio “di cassa”, e su questo si può arrivare ad una soluzione attraverso un piano pluriennale che porti ad una graduale diminuzione del debito che, alla fine del 2023, potrebbe già arrivare a 25 milioni. Sugli ippodromi La Pietra si è detto pronto a realizzare una classificazione in una decina di giorni, ma ci vuole il coraggio di farlo: nel caso si potrebbero già adeguare le sovvenzioni per il 2024. La classificazione sarebbe un vantaggio anche per una migliore razionalizzazione delle spese, e da lì discenderebbe anche la possibilità di programmare meglio corse e calendari riservandosi, ovviamente, di stabilire anno per anno le dotazioni delle corse perché, “fino a che la finanziaria non è pubblicata in Gazzetta Ufficiale, non è possibile avere in mano le cifre reali destinate all’ippica”.

Ancora più concreto Remo Chiodi: “Dobbiamo tutti lavorare nell’interesse del sistema accettando, se del caso, da parte delle varie categorie, anche qualche sconfitta, se è nell’interesse generale. Mi dicono che nel mondo non esiste un sistema ippico gestito da un ministero, ed è vero; oggi, però, al settore mancano le risorse finanziarie per potersi sostenere e i proventi delle scommesse non sono sufficienti. Ma si va comunque in quella direzione».

“Inoltre – ha proseguito Chiodi – abbiamo riunito i concessionari qui a Verona e loro stessi mi hanno detto che non accadeva da tanti anni. Ebbene, dobbiamo lavorare anche con loro così come con il Mef, per adeguare la tassazione sulla scommessa a quota fissa e per risolvere il problema del doppio totalizzatore, a proposito del quale va detto che i contratti scadono a fine 2024 ed è difficile chiedere ai concessionari gli investimenti necessari per l’unificazione dei due totalizzatori a solo un anno dalla scadenza dei contratti. Ma ci stiamo lavorando”.

Sempre Remo Chiodi ha voluto sottolineare che sono già intervenuti sulla questione doping con una modifica del regolamento che eviti quei vizi di forma che tanto hanno fatto discutere e, infine, ha parlato anche di promozione, annunciando che andranno avanti gli spot sull’ippica nei canali della Rai e della Radio e che si sta lavorando per tornare a dare all’ippica quello spazio che merita anche sui grandi giornali sportivi.

Insomma, di lavoro ce n’è da fare tantissimo, la “Mission” è complicata ma non “Impossible”, e l’approccio ci sembra quello giusto perché, per la prima volta, abbiamo sentito esponenti del governo ragionare, per quanto riguarda il nostro settore, come se fossero degli imprenditori. E questo, fidatevi, è tanta roba.