Paura in Inghilterra: “The Acid Man, l’uomo che sta spaventando il mondo delle corse in Inghilterra

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Un caso che sta creando un pò di tensione in Inghilterra è stato riportato da varie testate che si sono occupati della vicenda. Prima il The Sun, poi il sito della BCC fino a quando addirittura il Corriere della Sera, ha riportato una notizia quantomeno curiosa.

Riportiamo quanto scritto dal Corriere della Sera.

«Pronto, sono “The Acid Man” (l’uomo dell’acido ndr). Ti consiglio di guardarti bene alle tue spalle la prossima volta che ti presenterai all’ippodromo, perché potrei sfigurarti il viso. Ti garantisco che non sarà piacevole». Questo il contenuto raccapricciante di diverse telefonate, con la minaccia di danni fisici permanenti, che in Inghilterra il 10 novembre scorso ha diffuso il terrore nel mondo dell’equitazione.

GRANDE PREOCCUPAZIONE: Momenti di assoluto spavento per una decina di allenatori del panorama ippico inglese, alcuni di loro protagonisti con i propri cavalli di molte competizioni nazionali e internazionali. Le vittime hanno subito chiesto alla polizia della contea dell’Essex di rintracciare e identificare il responsabile delle chiamate anonime. A detta degli allenatori coinvolti – alcuni di loro sono riusciti a registrare parte delle conversazioni – le telefonate, nonostante il numero nascosto, sarebbero riconducibili sempre ad un’unica persona. Quel giorno hanno ricevuto chiamate di questo tipo anche l’iridato Nicky Henderson (per sei stagioni il trainer che ha vinto il montepremi più alto), Charlie Fellowes, Gary Moore (vincitore di un G1) e Richard Fahey, tutti nomi noti nell’ambito delle competizioni ippiche. «Hanno chiamato direttamente al mio ufficio. – ha ricordato Moore – Ha risposto la mia segretaria, attonita per le minacce che stava ascoltando. «Fossi in Gary starei molto attento al suo faccino», così aveva detto la voce dall’altra parte del telefono». Il 37enne Fellowes ha raccontato alla polizia che era in casa e stava tenendo il vivavoce, quando l’interlocutore ha avanzato le sue minacce. «Mia moglie e mio figlio di 3 anni erano terrorizzati. Eravamo tutti insieme quando ho ricevuto la telefonata». Ottenute le registrazioni, grazie anche all’aiuto di un tempestivo intervento della National Trainer Federation inglese, la polizia indaga e spera di rintracciare in breve tempo il responsabile.

FENOMENO RICORRENTE: Lo stesso Fellowes ha poi raccontato alle autorità che minacce di questo tipo non sono affatto nuove nel mondo dell’equitazione. «Le corse dei cavalli attirano da sempre molti scommettitori e non è raro che qualcuno di loro si rivolga a te adirato dopo una puntata persa. – ha specificato – C’è chi si limita agli insulti verbali di un momento, ma alcuni si spingono oltre. Ho ricevuto lettere che auguravano la morte ai miei cavalli e altre dove sono stato definito un “pedofilo”, in modo del tutto gratuito. Non sono certamente comportamenti sani, ma nel mio mondo purtroppo sono frequenti». Per gli allenatori non sarebbe quindi sorprendente venire a sapere che il responsabile delle telefonate possa avere una qualche relazione con il mondo delle scommesse. «Di certo – conclude Fellowes condividendo l’opinione di altri allenatori – queste minacce non sono accettabili e auspichiamo che la polizia riesca presto a identificare il colpevole. Mia moglie è ancora sotto choc. Quella chiamata è anche arrivata in un giorno nel quale nessuno dei miei cavalli aveva corso». Henderson ha invece raccontato come le minacce siano diventate sempre più frequenti negli ultimi anni, assumendo connotati sempre più gravi.

L’IMPEGNO DELLA FEDERAZIONE: Molto forte la presa di posizione della Ntf, attraverso il suo presidente Paul Johnson («un fenomeno preoccupante»), come anche della Bha (British Horseracing Authority), istituzioni che da diverso tempo cercano di fronteggiare il fenomeno. Solo lo scorso ottobre era stata lanciata una campagna contro gli abusi subiti dagli allenatori. Il più delle volte si tratta di parole minatorie contro i cavalli, in altri casi i chiamanti cercano di fare pressione affinché perdano, in altri ancora vere e proprie minacce fisiche ai loro trainer, come nel caso di «The Acid Man», così come è stato ribattezzato oltremanica. La federazione ha specificato che le telefonate non sono l’unico mezzo, ma vengono inviati sempre più frequentemente email, lettere e messaggi sui social dai contenuti esplicitamente minatori. In una nota ufficiale la polizia dell’Essex ha specificato di voler condurre un’indagine sulle telefonate del 10 novembre, anche se le denunce presentate dagli allenatori per le minacce subite riguardano anche altri periodi e vedono un numero di vittime in costante crescita. Già nel 2022 i responsabili di simili comportamenti erano stati identificati, sanzionati e allontanati dal mondo delle corse, ma in questo caso le pene annunciate dalle autorità saranno più severe.