Equinox si conferma Re del mondo! Il cavallo più forte del pianeta vince anche la Japan Cup di Tokyo

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Equinox è il Re. Indiscusso, totale, magnifico vincitore della Japan Cup. È, semplicemente, il cavallo più forte del mondo e non ha mancato di dimostrarlo una volta di più nella sua versione forse migliore in assoluto. Il cavallo più forte del mondo, secondo le agenzie di rating, ha demolito ancora una volta la sua opposizione e lo ha fatto senza dare l’idea che l’impegno agonistico fosse una fatica esagerata. In gestione conclusiva, servito e riverito da un ritmo esagerato, anzi folle, e con conclusione in totale controllo con una immagine che ci è rimasta impressa nell’immediato post gara, con il replay stretto che mostra il sorriso danzante sul volto e le braccia di Cristophe Patrice Lemaire ad accompagnare l’azione di Equinox che, come i più grandi, ad orecchie dritte e strizzate indietro era concentrato solo verso l’obiettivo da centrare, nel vero senso della parola, lo spirito di Bushido che recita così “Coraggio, rispetto, integrità e onore. Con onestà e sincerità affiniamo il nostro spirito per arrivare a una vetta vincente. La via di Bushido prosegue dritta e vera”. Non sono solo parole, ma un mantra che il galoppo giapponese ha assorbito pienamente dalla base della piramide fino al picco delle capacità di questo paese magnifico, almeno per la gestione del galoppo.

Equinox ha così collezionato la vittoria numero 6 al massimo livello, la numero 8 in totale in 10 corse disputate (con annessi due secondi posti), e lo ha fatto al termine di una cavalcata tanto trionfale quanto celebrativa di fronte a 140.000 spettatori dall’anima vibrante (ascoltate l’audio nel video del replay in dirittura d’arrivo) battendo Liberty Island (Duramente) con 4 lunghezze di margine, mentre al terzo posto è arrivata Stars On Earth (Duramente) con tutti gli altri a completare il quadro senza particolarmente impressionare, dopo una andatura garibaldina impostata in avanti da Panthalassa che ha speso i massimi per spianare la strada ai “closer” ed in particolare al più forte del mondo. Citazione a parte per Iresine (Manduro), l’unico straniero, l’unico europeo, giunto al nono posto. IL RISULTATO COMPLETO CLICCANDO SU QUESTO LINK.

Equinox, con ogni probabilità, concluderà la propria carriera e per il 2024 per lui è già pronto un posto caldo presso la Shadai Farm sull’isola di Hokkaido, per cercare di diffondere nel mondo un pò dei suoi geni pazzeschi. 

Equinox, lo ricordiamo, è allenato da Tetsuya Kimura per i colori della Silk Racing, un sindacato molto ben composto di tante entità. Grazie a questa vittoria ha ottenuto l’ottava affermazione in carriera, per un bottino di  ¥1,532,860,000, equivalenti a $3,480,000. Ma sono solo numeri che danno una dimensione relativa del fenomeno del galoppo nipponico, destinato a diventare globale.

PEDIGREE: Si tratta di un figlio di Kitasan Black (Black Tide), stallone che il prossimo anno funzionerà ad un tasso di monta raddoppiato rispetto al 2023 e sarà esattamente di ¥20 milioni ¥20 milioni, che al cambio fanno approssimativamente £108.000 o €124.000. 

La mamma di Equinox è Chateau Blanche, figlia di quel King Halo che era un Dancing Brave con mamma Goodbye Halo, campionessa in 7 G1 in Usa, da Halo (il papà di Sunday Silence) dal pedigree di grande qualità pur non essendo stato un fenomeno in corsa. La seconda mamma di Equinox è Blancherie quale figlia di Tony Bin (Kampala), vincitore dell’Arc de Triomphe per la gioia italiana. La terza mamma è Maison Blanche (Alleged), carriera giapponese da importata, ma la quarta mamma Blanche Reine proviene da una diramazione francese e andando molto indietro si risale alla foundation mare Pearl Maiden (Phaleron), nata nel 1918 e famosa per essere una antenata (quarta mamma) di Molvedo (Ribot), vincitore di Arc de Triomhe del 1961 e poi leading sire.

Tornando a noi, tramite Sunday Silence e Goodbye Halo, Equinox è inbred 4×4 su Halo. In più Kitasan Black è figlio di quel Black Tide (Sunday Silence), fratello pieno di Deep Impact. Stallone già fatto e finito.

Molti di voi si chiederanno come mai il Giappone è destinato a dominare il mondo del galoppo. Si tratta di un paese relativamente piccolo: La superficie totale del territorio è di 377.829 chilometri quadrati, pari alla superficie totale del territorio italiano più quella di tre regioni: Sicilia, Sardegna e Piemonte. Il 75% della superficie territoriale giapponese è montuosa, ricoperta di foreste e piena di passione per questo sport che, anno dopo anno, ha costruito una credibilità mondiale. Vero, non hanno ancora vinto l’Arc de Triomphe ma in realtà il loro Arc è in casa, attraverso una serie di corse durissime che forse, complessivamente, valgono di più della qualità media espressa dall’Europa e dall’America. E tutto questo grazie ad una precisa strategia che nel corso degli ultimi 50 anni ha fatto si che venissero creati, levigati, presupposti sempre migliori per un galoppo sostenibile e ricco.

Hanno investito su fattrici, su stalloni, selezionando, migliorando, scremando, sempre alla ricerca del meglio dell’America, dell’Europa, dell’Australia e sintetizzando il tutto in un galoppo organizzato, fatto di eccellenze in ogni tipo di ambiente. Che lo spirito di Bushido sia sempre con voi e, si spera, un giorno, anche con noi. Arigato.