Isabella Bezzera e gli allevatori Italiani: 3 piccoli suggerimenti per il miglioramento del settore

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Parlare con Isabella Bezzera di cavalli non è mai banale e soprattutto seppur al telefono traspare tutta la passione che il presidente degli allevatori ha verso il nostro mondo, il mondo delle corse ed il mondo dell’allevamento.

Ma quali possono essere i correttivi da mettere in atto?

“ In primo luogo” esordisce cosi’ Isabella Bezzera intercettata ad inizio pomeriggio” per il rilancio dell’allevamento, come fanno tutti gli altri paesi ad esempio la Francia uno Stato che investa nel settore ed in Francia investe tanto visto che l’Iva e’ stata meno che dimezzata e portata dal 5% e non al 19% come era prima e quindi ha dato un grande impulso a tutto il settore.

In questo modo i nostri prodotti a livello di prezzo diventerebbero concorrenziali e non come oggi dove un acquisto di un cavallo di fatto e’ gravato per il 22%, un costo che puo’ sembrare irrisorio ma che alle volte diventa insopportabile e poco concorrenziale.

Tra l’altro ce lo dice l’Europa che prima della fine dell’anno ci dovremo adeguare alle aliquote Europee e quindi speriamo che tale procedura vada a buon fine.

RIUSCIRE A RIDURRE I TEMPI DEL PAGAMENTO DEI PREMI

Dopo aver comprato un cavallo alle aste e pagato il 22% come costo aggiuntivo il cavallo viene messo in allenamento dopo la doma e prima di giugno nella stragrande maggioranza dei casi ( se siamo fortunati) il cavallo non debutta ed in caso di vittoria il pagamento dei premi arrivera’, sempre se siamo fortunati, intorno a novembre-dicembre.

Questa situazione certamente non favorisce il proprietario che magari vede un cavallo in pista, magari che gli piace e che vorrebbe comprare ma non avendo ancora incassato i premi fa fatica ad intaccare ulteriormente la sua passione ed il suo portafoglio per comprare un altro cavallo.

Ecco perche’ la riduzione dei tempi del pagamento dei premi e’ fondamentale se vogliamo cercare di invertire la rotta nell’acquisto di un cavallo da corsa e non e’ un problema di “poterselo permettere o meno” e’ solo un problema di emotivita’ e spesso di liquidita’ che se uno riscuote i premi magari “investe” in un altro progetto immediatamente altrimenti puo’ pensare di fare la stessa operazione ma solo dopo aver incassato i premi e quindi magari non compra ora e fara’ fatica a comprare dopo.

AIUTARE GLI ALLEVATORI A MIGLIORARE LA QUALITA’

C’era una volta un bonus, chiamiamolo cosi’ riservato alle cavalle che si piazzavano o vincevano un gruppo in Italia o all’estero oppure vincitrici di Listed alle quali il sistema assegna un bonus ( ovviamente ai proprietari) per un contributo cospicuo per comprare una monta “ a questo punto di qualita’” all’estero al fine di fare in modo che l’Italianizzazione poi del successivo prodotto portasse ad avere puledri concorrenziali, con ottime genealogie, che risultassero appetibili una volta presentate alle aste.

Come vedete sono 3 operazioni sinergiche in qualche modo.

Se l’iva incide meno su una operazione ippica di compra-vendita e quando un mio cavallo magari vince subito o qualcosa di interessante ricevo subito il premio e magari un contributo di qualita’ per far coprire la mia fattrice da uno stallone migliore di quelli che avrei utilizzato senza l’aiuto del bonus.

Sono 3 idee che l’associazione allevatori sta portando avanti nella speranza di riuscire a migliorare il mondo delle corse ed il mondo dell’allevamento.

FIDUCIA DA PARTE DI CHI COMPRA UN CAVALLO ITALIANO.

Un cavallo Italiano che ha il 50-60% fino a 5 anni( 6 anni nel caso di corse G.R.)ha bisogno della fiducia del settore e degli addetti ai lavori; migliorando ulteriormente la qualita’ state sicuri che se oggi gia’ “vinciamo molto” con i cavalli Italiani state certi che mettendo in pratica le idee sopra descritte il cavallo Italiano riuscira’ sempre di piu’ ad avere un ruolo importante nel panorama delle corse Listed e Gruppi in Italia.