Antonio Viani sulla programmazione dei grandi eventi

Share

Il momento clou della stagione primaverile sta entrando nel vivo, abbiamo assistito prima all’Ambrosiano, che ha aperto la stagione delle corse di Gruppo e poi il giorno successivo alle prime classiche, Parioli e Regina Elena con l’aggiunta di un interessante Botticelli che ci ha portato prepotentemente in clima Derby.Prima però di affrontare questi importanti eventi vorrei partire da una data leggermente anteriore e fare i complimenti alla Sanfelice per la gestione della giornata dell’Arno. Davvero un evento ben riuscito, organizzato con il giusto impegno che la corsa più antica d’Italia merita.
Sono felice di poter scrivere questo, perché testimonia una volta di più che se l’organizzazione è all’altezza, il pubblico è ben felice di rispondere presente e di partecipare  numeroso alle giornate in ippodromo.
Non mi stancherò mai di ripeterlo, un ippodromo gremito è una gioia per noi Proprietari. Poter correre e, ovviamente, se possibile vincere davanti a una tribuna gremita e plaudente aumenta a dismisura la gioia. Ma non solo, parlando con i rappresentanti Istituzionali presenti, sia il Sottosegretario Sen La Pietra sia il Direttore Chiodi, era convinzione comune come il grande pubblico sia di per sé dimostrazione di come il nostro sport sia vivo e soprattutto sia meritevole di una riforma complessiva che lo rilanci.
Certamente il Visarno ha il grande vantaggio di essere già di per sé un gioiello, incastonato come è in un panorama splendido, ma ripeto si vedeva la voglia da parte della società di far sì che l’evento riuscisse alla perfezione. La pista era di un verde smeraldo uniforme che faceva venire voglia di accarezzarla, non da meno la zona del pubblico tra stand e belle iniziative come quella di collegarsi a locali che fanno tendenza come nel caso del Twiga (viene da chiedersi perché non si provi a fare simili abbinamenti ovunque…), davvero un piacere per gli occhi. Magari ci sarà anche stato qualcosa che non era perfetto, ma la sensazione di essere in un luogo ben tenuto e per un evento esclusivo c’era tutta e credo vada sottolineata.Tornando invece al fine settimana e partendo ancora dalla accoglienza ritengo che i due ippodromi principali nazionali, Milano e Roma, potessero in tutta onestà fare qualcosa di più. La giusta decisione del Ministero di evitare il più possibile la loro contemporaneità dovrebbe essere sfruttata anche per mettere in campo tutta una serie di iniziative collaterali per portare all’ippodromo quel pubblico generalista che abbiamo visto essere ricettivo agli eventi e alla loro promozione. Sia San Siro sia Capannelle si presentavano con un buon riscontro di pubblico, ma certamente non c’erano quelle tribune piene che forse era doveroso attendersi. Non voglio che passi l’idea di una critica, quanto piuttosto di uno sprone a compiere quel passo in più necessario. Sono conscio che le grandi città offrano svariate possibilità di divertimento, ma del resto hanno anche un tale bacino di persone da cui attingere che dovrebbe aiutare.
Per quanto riguarda gli aspetti più tecnici, Milano ha confermato la qualità del tedesco Best Of Lips, un cavallo serio e di qualità, anche se un poco dispiace per la carambola che ha di fatto escluso Flag’s Up dalla corsa e invece passando a Roma, mi fa piacere sottolineare la vittoria di Melfi nel Parioli, per la gioia della scuderia Chelsea, neo socia UPG . Quando dico che UPG porta bene, non mento!
Le 2.000 Ghinee italiane sono state anche occasione di discussione relativamente a quanto accaduto nel finale tra il vincitore e Maturlo, il secondo arrivato. I Commissari hanno deciso di non modificare l’ordine di arrivo e, siccome non amo le polemiche sterili post corsa, ritengo che la migliore risposta in situazioni simili l’abbia data il compianto Vujadin Boskov (famoso allenatore della Sampdoria tricolore) dicendo che “rigore è, quando arbitro fischia”. Non solo, penso che se i Commissari avessero spiegato con un comunicato o attraverso un’intervista il perché della loro scelta avrebbero fornito un grande servizio al nostro sport, chiarire il proprio punto di vista non è mai una cosa negativa e aiuta sempre a fare chiarezza.
Congratulazioni ovviamente anche al team di Beenham per la vittoria, davvero a sorpresa, nel Regina Elena. In questo caso però ci andrei cauto a pensare che sia stato un evento straordinario, infatti la femmina ha dimostrato nella corsa di avere davvero un carattere e una grinta fuori dal comune, cosa che normalmente caratterizza le cavalle buone davvero.
Prima di salutarci permettetemi di fare i complimenti alla Signora Turri per la vittoria di Canticchiando nel Premio UPG, Handicap Principale di tipo A. Non solo il cavallo ha vinto benissimo, ma per la scuderia è la seconda vittoria consecutiva nel Premio a noi intitolato, un back-to-back che se non è record poco ci manca!

Antonio Viani, Presidente U.P.G