L’Autonomie, bizzarra reginetta di Auteuil

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Domenica ostacolistica trascorsa fra San Siro e lo sguardo in diretta a quanto accadeva a Auteuil. Poco o nulla da fare per Sternkranz e Capivari di Josef Aichner, impegni oggettivamente durissimi nei due “120.000 euro, lo steeple handicap-listed Prix Lutteur e il Prix Hypothese, il gruppo 3 di preparazione alla Gran Corsa Siepi di Auteuil. Quando nella “cattedrale” si sale a questo livello, pur nel lieve appiattimento attuale da tempi di crisi, per chi arriva da fuori la partita è improba. Nelle mani di Josef Bartos, Sternkranz, correndo decorosamente in margine ai primi nel campo di 16 unità, ha colto, al pelo, l’obiettivo del settimo posto necessario per andare a premio. Capivari è invece finito alla retroguardia, rallentato giustamente alla conclusione, nella prova per i siepisti clou del giorno, che ha visto la resurrezione della inquietante crack L’Autonomie e i termini vanno spesi entrambi. La 6 anni allenata da François Nicolle ha stupito l’incontenibile riserva di energie con la quale alla fine si è staccata dall’altro prima serie Galop Marin, dopo averne spese un botto andando da tutte le parti sul percorso, anche in retta d’arrivo, irrefrenabile nelle continue deviazioni esterne sulle siepi a mano sinistra, con il pur bravo interprete Zuliani di nuovo in balia dell’infernale baietta, peraltro, stavolta, stravincitrice. L’impressone è che trainer e fantino abbiano ormai deciso di “subirla” così com’è, nel bene e nel male.