Ippodromi e premi. Il Decreto c’è dal 2013

Mandrake
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Si è fatto negli anni scorsi un gran parlare di un ritorno del pagamento dei premi da parte degli ippodromi. Si è detto prima che non fosse possibile. Poi che mancasse una procedura o un decreto, quindi che non c’erano garanzie. In realtà tutto ciò sembrerebbe non rispondere al vero. In data 8 luglio 2013 il Mipaaf e il Ministero dell’Economia emisero un Decreto congiunto, firmato dagli allora reggenti i dicasteri, ovvero Nunzia De Girolamo e Fabrizio Saccomanni e registrato (quindi approvato) dalla Corte dei Conti il 24 luglio, nel quale veniva disciplinata tutta la procedura per i premi. In particolare all’articolo 2 del Decreto si stabiliva che: Modalità erogazione premi I premi relativi alle “manifestazioni sella” nonché i premi agli allevatori nell’ambito delle corse ippiche al trotto e al galoppo sono erogati direttamente dal Mipaaf. Le rimanenti tipologie di premi, a favore degli allenatori, fantini/guidatori e proprietari, possono essere erogate direttamente dal Mipaaf (pagamenti diretti) oppure possono essere erogate tramite le società di corse (pagamenti indiretti).

Quindi gli allevatori vedrebbero erogati i loro premi ancora secondo la trafila attuale, ma con ovvio snellimento della mole di lavoro per gli organi competenti, mentre i premi spettanti a professionisti e proprietari potrebbero essere erogati direttamente dalle società di corse come “Pagamenti Indiretti”. Vengono specificate anche le procedure: quello dei pagamenti diretti è quello tristemente noto che viene adoperato attualmente proprio seguendo quanto stabilito dall’articolo 3 di tale Decreto, mentre quello per i pagamenti indiretti trova la sua applicazione nell’articolo 4. Premi: pagamenti indiretti 1. Con la modalità dei pagamenti indiretti il Mipaaf eroga i premi ai beneficiari tramite le società di corse con le quali stipula apposita convenzione. Le società di corse, previa approvazione delle Relazioni ufficiali, mensilmente e per singola specialità, inviano a mezzo PEC al Mipaaf la Richiesta Premi nella quale è riportato il valore del premio da corrispondere a proprietari/allenatori/fantini/guidatori maggiorato dell’ Iva (se applicabile). 2. Al valore complessivo del premio viene portato in deduzione il valore dei premi per operatori sospesi per evidenze amministrative (doping, pignoramenti) e/o anomalie. Alla richiesta premi viene allegato l’elenco degli operatori con premio superiore ai 10.000 euro e l’elenco dei nominativi soggetti ad Iva. Nel Decreto si stabiliva anche… Obbligo per le Società di corse per i pagamenti indiretti 1.

Nel caso di cui all’articolo 4, il Mipaaf con cadenza mensile accredita le risorseper la corresponsione dei premi al traguardo alle società di corse, sulla base delle richieste premi del singolo mese di corsa formulate dalle Società e preventivamente validate dai competenti uffici del Ministero medesimo; le predette società di corse gestiscono, con separata evidenza contabile, le risorse attribuite. Quindi in teoria si potrebbe tornare a quanto avveniva prima della soppressione dell’Unire ovvero con i premi che venivano liquidati dalle Società entro il 30 del mese successivo a quello di riferimento. Ma volendo concedere anche un passaggio di controllo in più basterebbe arrivare a 45 giorni. 2. Le società di corse rendono il conto della gestione finanziaria delle risorse trasferite dal Mipaaf per ogni esercizio mediante la produzione di elaborati contabili e della relativa documentazione da trasmettere entro il 31 gennaio dell’anno successivo. Anche ai fini della annuale certificazione dei premi corrisposti agli operatori ippici, fermo restando l’obbligo mensile di rendicontazione al Mipaaf ai fini degli adempimenti fiscali…

Infine viene bypassato anche il problema relativo al controllo sulle società di corse e ad eventuali appropriazioni indebite. Anzitutto c’è da considerare che oggi ogni società di corse prima di poter esercitare la propria attività deve fornire una copertura fidejussoria che va ben oltre l’importo di uno/due mesi di premi.