Nakayama, festa di popolo. Domenica nell’Arima Kinen binocoli puntati su Efforia, il più “votato” dagli appassionati

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Domenica 26, a Nakayama, andrà in scena l’Arima Kinen (Gr. 1, Yen 648.000.000, ossia poco più di cinque milioni di euro, m. 2500, per 3 anni e oltre) che è, come molti sanno, la corsa più amata dal pubblico giapponese. La ragione è nota: sono proprio gli appassionati, infatti, a “costruire” il campo votando i cavalli che vorrebbero veder correre. I più gettonati, se disponibili, hanno quindi una gabbia assicurata. Così è andata anche quest’anno.

I grossi calibri che hanno fatto l’arrivo nella Japan Cup o si sono cimentati due settimane fa a Hong Kong naturalmente non ci saranno, ma la corsa è comunque ampiamente riuscita. I tre più popolari in assoluto, ossia Efforia (260.742 voti, nuovo record di suffragi), Chrono Genesis (240.165) e Titleholder saranno puntualmente al via, e si prevede il tutto esaurito perché ci sono 17 cavalli rimasti per un campo massimo di 16. Questa mattina (dopo l’uscita del nostro giornale) avremo il quadro definitivo, con l’eliminazione di un cavallo e l’estrazione dei numeri di steccato, spesso determinanti su un tracciato caratterizzato da una dirittura brevissima. La nostra analisi manca quindi di un dato fondamentale, ma non può comunque non partire dai tre citati, tutti in grado di imporsi e, sulla carta, con un certo margine sugli altri. La 5 anni Chrono Genesis, al passo d’addio di una carriera davvero rimarchevole, è la campionessa uscente ed anche quella che dà le maggiori garanzie, per l’acclarata attitudine alla pista, certo, ma anche per l’esperienza internazionale. La figlia di Bago resta sul settimo posto nell’Arc de Triomphe, in cui ha pagato a caro prezzo il terreno impossibile, ma in marzo a Meydan aveva dimostrato tutto il suo valore perdendo di misura lo Sheema Classic. Gabbia permettendo, venderà carissima la pelle Il 3 anni Efforia però non è da meno ed ha anzi linee solidissime. In sei uscite, il figlio di Epiphaneia ha vinto cinque volte ed ha perso di un muso il Derby giapponese. Nel Tenno Sho, a fine ottobre, ha battuto due pezzi da novanta come Contrail e Gran Alegria, ed ha già vinto in primavera a Nakayama le Duemila Ghinee giapponesi. Partirà probabilmente favorito.

Titleholder (Duramente), altro 3 anni, ha corso più del coetaneo (otto uscite) ed ha vinto di meno (tre allori), ma ha ottime carte da giocare. In prima battuta, è uno specialista di questa pista così particolare (due vittorie, un secondo e un quarto posto in cinque tentativi), in secondo luogo resta sulla larga vittoria nel St. Leger nipponico e questa è una referenza statisticamente molto importante: quattro degli ultimi dieci vincitori dell’Arima Kinen erano infatti reduci dall’ultima classica (tre avevano vinto, uno era arrivato quarto).

Fra gli altri, citiamo soltanto Stella Veloce (Bago), altro giovane, quarto all’ultima uscita proprio nel ricordato St. Leger, molto regolare (si è piazzato in tutte le classiche) ancorché chiuso alla carta, sul quale dovrebbe salire Mirco Demuro, e il 4 anni Deep Bond (Kizuna), proveniente, come Chrono Genesis, dall’ennepì nell’Arc de Triomphe ma in precedenza a segno con autorità nel Prix Foy e forse pericoloso se fosse libero di giostrare all’avanguardia.

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