Pennellata di Dettori, vittoria nell’Ebor su Trawlerman. Gosden: “Quando il ragazzo è in palla, non ce n’è per nessuno”. Storia di un amore che non finisce..

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La chiusura dell’Ebor Festival ci ha consegnato un’altra di quelle storie a lieto fine, che ci piace tanto ascoltare. Frankie Dettori ha vinto l’Ebor Handicap, la periziata più difficile e ricca di Inghilterra (£300.000 al primo), in sella a Trawlerman (Golden Horn), castrone di 4 anni, proprietà Godolphin, vincitore di 2 corse consecutivamente, in grande crescita (per lui si parla di Melbourne Cup) e figlio di uno stallone che quando era in corsa ha dato grandi soddisfazioni a Dettori vincendo il Derby e l’Arc de Triomphe, ma anche Eclipse ed Irish Champion.

Forse uno stimolo in più, forse il fatto che il ragazzo eternamente sorridente faccia sempre parlare di se nel bene e nel male, ma a catturare l’attenzione dell’ultima giornata di York è stato l’abbraccio che abbiamo messo in copertina, catturato dal bravo Edward Whitaker, tra Gosden e Dettori in una reunion che è stata molto più semplice di come i media avevano descritto dopo lo strappo di qualche tempo fa. Del resto la comunicazione nel 2022 corre su binari tutti suoi, con i lanci d’agenzia pubblicati in maniera fiammeggiante per motivi che chi possiede un blog ben conosce.

Come ha scritto Lee Mottershead sul Racing Post: “Solo due mesi fa lo sport era ancora inondato di chiacchiere sulla separazione di Frankie Dettori dai Gosdens. Una ricaduta molto pubblica su Royal Ascot è stata seguita dall’annuncio di una separazione consensuale, ma con alcuni di noi che ancora lottano per ricordare se il periodo sabbatico avesse una doppia “b” o “t”, la reunion è stata celebrata in un men che non si dica”. Insomma, il tempo di due “vaff….” salutari e amici come prima.

Ora sono di nuovo in sintonia, come era chiaramente evidente al Knavesmire, dove il fantino più famoso del mondo e i due allenatori di Trawlerman hanno messo a punto un piano alla perfezione.

Continua Lee: “Ma non si trattava solo di consolidare una partnership tra Dettori, John e Thady Gosden, che domenica scorsa si sono uniti per assicurarsi la gloria nel Gruppo 1 con Inspiral a Deauville. Un’ulteriore prova della capacità di Dettori di costruire ponti è stata data dal fatto che il 51enne indossava l’azzurro della sua vecchia squadra Godolphin, proprio come quando aveva vinto l’Ebor su Willing Foe dieci anni fa, solo due mesi prima che la relazione tra fantino e sceicco Mohammed, bruciasse in modo così spettacolare”.

Nell’articolo in questione si cita la capacità del fantino e dell’allenatore di usare la testa in qualsiasi occasione. Vari passaggi e dichiarazioni sono interessanti, a partire dall’interpretazione di Trawlerman che in molti ha ricordato proprio l’Arc di Golden Horn, venendo a capo di una corsa difficile da una posizione di partenza complessa. Insomma, il talento applicato al genio.

Gosden è tornato anche sul loro rapporto: “Non appena è uscito il sorteggio, Frankie e io ci siamo guardati”, ha detto Gosden. “Non dovevamo dire nulla. Sapevamo cosa avremmo fatto. Frankie lo ha montato magnificamente”. Gosden ha anche offerto ulteriori pensieri sul periodo sabbatico, che Dettori ha definito “sfortuna” al Royal Ascot: “L’unico motivo per cui è successo è che avevo bisogno di attirare la sua attenzione”, ha detto Gosden. “Non ero riuscito a farlo concentrare, tutto qui. Alla fine è servito un po’ di avvertimento pubblico. Come lo definiresti se fossi un manager di calcio? Lasciarlo in panchina? Si, così. Guarda come ha montato oggi. Quando l’uomo è focalizzato, non ce n’è per nessuno. Quando non è concentrato, diventa una minaccia”.  

Gosden ha poi aggiunto: “C’erano troppe altre cose nella sua vita. Se sei un fantino devi fare tutto ciò che è giusto per il cavallo e il proprietario di quel cavallo. È così semplice. Lo sa. È l’amico migliore e più intimo, ma ci sono state troppe vacanze”. Dettori tornerà a Deauville domenica, non per una vacanza ma per due gare del Gruppo 1, tra cui la campionessa australiana Verry Elleegant. “Non so cosa aspettarmi, ma è una superstar”, è stata la sua valutazione nel recinto del vincitore nel tondino di York. E quest’anno nulla di più simile quest’ultima frase si addice a Dettori.

E chissà che Trawlerman non gli possa regalare l’unica grande corsa che manca al suo palmares: La Melbourne Cup. Alla prossima puntata