Gran Premio Federnat: le voci dei protagonisti

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Sabato 3 ottobre all’ippodromo Snai La Maura va in scena l’edizione 2020 del Gran Premio Federnat, il “Lotteria” dei gentlemen. Un movimento, quello dei puri che a oggi raccoglie quasi 500 appassionati, tutti titolari di colori e proprietari di cavalli. Ecco il pensiero di alcuni protagonisti sull’evento milanese:

FILIPPO MONTI: quest’anno non ho l’onere di essere il favorito e quindi me la posso godere un po’ di più. Non è come ad esempio quando ho corso con Topasky Etoile a Palermo dove tutti si attendevano una mia vittoria. La cavalla però sta molto bene e quindi sono fiducioso. Ovvio che ci siano avversari sulla carta più forti e quindi dovrò giocarmela un po’ d’esperienza. Il primo obiettivo è ovviamente quello di andare in finale e poi vedremo. Io sono veramente convinto che Tyl Etoile possa fare molto bene. Cosa firmerei? Nulla, me la voglio giocare fino in fondo.

THOMAS MANFREDINI: il mio è un cavallo che va forte ( Uragano dei Lady), ma va un po’subito nel senso che se faccio partenza e corro da protagonista corro il rischio che si scateni come è già accaduto di recente, allora vorrei tanto provare a correre trainato. Firmerei per un piazzamento che mi consentisse di partecipare alla finale visto che alcune edizioni fa vinsi la batteria con Ribot Zs, ma poi in finale il cavallo sbagliò subito. Ecco pur sapendo che ci sono cavalli più forti in pista vorrei tanto potermi giocare la finale poi chissà, magari con un pizzico di fortuna.

ELENA VILLANI: intanto è bello esserci per tutti i motivi che ho appena spiegato. Per me è una soddisfazione maggiore perché abbiamo portato a Milano un cavallo come Vodoo dei Greppi che faceva la F a cimentarsi in categoria molto superiore. Non partiamo certo tra i favoriti, ma va bene così. Intanto devo ringraziare il mio allenatore, Luigi Siddi, che ha trasformato il cavallo e poi vedremo. Pensiamo a divertirci e a dare il massimo. L’obiettivo primario è ovviamente quello di andare in finale e per me sarebbe già tanto, poi eventualmente alzeremo l’asticella.

MAURO BISAUZZI: il Gran Premio è il momento di sublimazione agonistica
della festa. La sera prima ci si riunisce; si premiano i migliori, si estrinseca la volontà benefica della Federnat che nel corso degli anni è intervenuta su tanti progetti. È l’occasione per ritrovarsi tutti assieme, gentlemen provenienti da diverse parti d’Italia e non è un caso che ormai da tradizione a esso viene affiancata la Targa d’Oro: proprio per avere la presenza contemporanea del maggior numero di gentlemen.