Domenica 8 novembre a Bologna ci sarà la finale 2020 del Trofeo delle Regioni una manifestazione che nell’albo d’oro dal 1975 a oggi reca solo tre volte il nome di un rappresentante del Piemonte. Due di questi sono quelli di Michele Bechis che vinse nel 2013 a Firenze e l’anno successivo in casa a Torino. Quest’anno tocca al papà Giovanni Bechis il compito di rappresentare la regione sabauda. Padre e figlio accomunati dalla grande passione ippica: Giovanni classe 1951, una vita tra i cavalli, Michele 41 anni che ne ha raccolto il testimone e che oggi gestisce forse in maniera più operativa la scuderia di famiglia, la B&B una formazione storica del trotto piemontese nel solco di una tradizione che va dal lavoro ai cavalli. “Da quattro generazioni siamo imprenditori nel ramo delle forniture di materiali edili e da almeno tre siamo impegnati con i cavalli – racconta Michele. Tutto nasce dai nonni sia da parte di padre che di madre. Il mio nonno paterno con l’azienda aveva bisogno dei cavalli per i trasporti quando questi sono stati sostituiti da altri mezzi chiaramente la passione si è riversata sulle corso. Mio nonno materno invece era un professionista piuttosto noto, Carlo Bosco, e da lui indubbiamente, oltre che da mio padre, ho ereditato la passione delle corse. Siamo gentlemen veri; nella vita abbiamo altre occupazioni, ma da sempre proprietari e con una grande passione per questo mondo. Abbiamo avuto cavalli importanti, tra cui Allez Vite Blue, Torio, Landolfo e attualmente Zar dei Baba ma forse il cavallo
cui sono più affezionato è Uragano Op“.
L’articolo completo lo potete trovare nell’edizione di Trotto&Turf di martedì 3 novembre.
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