Galoppo strutture difficili

Testa a testa all’ippodromo di Roma.
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Nelle scorse settimane abbiamo analizzato la situazione delle piste, per le corse e per l’allenamento, del trotto. Oggi cambiamo specialità e passiamo al galoppo, dove tutto è decisamente più difficile. La quasi totalità dei tracciati per le corse è infatti in erba e questo tipo di fondo presenta ovvie problematiche legate a un utilizzo ripetuto. Una pista da galoppo in erba non potrebbe mai reggere l’impatto del carico combinato di allenamento e corse e già l’attività agonistica da sola spesso arriva al limite massimo. Non è un caso che negli ippodromi dove si corre di più vi siano diverse piste, proprio per suddividere il peso di ospitare un numero eccessivo di corse. Oltre al carico vanno poi tenuti in considerazione anche i fattori ambientali,
perché se per i tracciati del trotto si parla di un materiale inerte come la sabbia, l’erba è viva e la sua crescita dipende in primo luogo dal clima. La pista d’erba è un vero e proprio ecosistema che va mantenuto e curato quasi in maniera maniacale se si vuole ottenere un fondo perfetto. Non è un caso se, mentre per il trotto il profilo di chi sovrintende alle piste è quello di un ingegnere, per il galoppo il ruolo fondamentale è quello dell’agronomo. C’è infatti da studiare qual è l’erba (o meglio il mix di erbe) più adatta, programmarne la semina, la cura e, giornalmente, l’eventuale irrigazione.
Insomma parliamo di qualcosa di davvero delicato e difficile, che però ha ovviamente un riflesso sui cavalli, perché un fondo irregolare mette a gravissimo rischio la salute delle delicate gambe dei galoppatori, un
tracciato scivoloso crea enormi problemi di sicurezza, e un tracciato
troppo compatto presenta gli stesso problemi che abbiamo già visto al trotto, ovvero, pesanti ripercussioni sulle articolazioni dei cavalli. Se le piste degli ippodromi non possono essere utilizzate, se non per poche volte l’anno, per l’allenamento, è chiaro che tutto il carico si sposta sui tracciati dedicati al training. E anche qui è necessaria una varietà di proposte a disposizione dei trainer.