Hong Kong: Doppio Ryan Moore con Mogul e Danon Smash, ma la star è Golden Sixty nel Mile. La Cup è andata a Normcore

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Ad Hong Kong sono andate in scena le International Races. La prima importante della giornata era l’Hong Kong Vase G1 sui 2400 metri di Sha Tin, vinto da Mogul (Galileo) grazie ad una prestazione superiore con la quale ha fatto capire di essere definitivamente sbocciato preparandosi ad una stagione europea dei 4 anni importante. 

Il cavallo del Coolmore ha battuto il favorito e locale Exultant (Teofilo), peraltro ex irlandese alle dipendenze di Michael Halford quando aveva tre anni e vincitore di 2 corse tra Leopardstown ed il Curragh, ed ora allenato da Tony Cruz, che non è riuscito nell’aggancio ma dimostrandosi al top anche se reduce da 3 secondi posti in G1 consecutivi. Al terzo posto Columbus County (Redwood), solo settimo Royal Julius (Royal Applause). IL RISULTATO COMPLETO QUI. Per Mogul, acquistato per €3,4 milioni alle aste, è il secondo G1 vinto dopo il Grand Prix de Paris G1.

SPRINT IN SALSA NIPPONICA: In sella al vincitore c’era Ryan Moore, che ha replicato a bordo di Danon Smash (Lord Kanaloa) nel Longines Hong Kong Sprint G1 sui 1200 metri, battendo in lotta in un arrivo serrato Jolly Banner (Lonhro), a 83/1 e con Michael Barzalona, e Rattan (Savabeel) a 22/1. Solo settimo il favorito Hot King Prawn (Denman). Danon Smash, 5 anni, di proprietà della Danox Farm ed allenato da Takayuki Yasuda, si è elevato a 4 e 5 anni in patria vincendo a livello di G3 e G2 e piazzandosi a livello di G1, dimostrando di essere molto migliorato come impone il segment dei velocisti ed emulando suo padre Lord Kanaloa (King Kamehameha) che è stato fortissimo in corsa e si sta rivelando altrettanto potente in razza. IL RISULTATO COMPLETO QUI.

GOLDEN SIXTY UNA BESTIA: Tutta la copertina della giornata però la dedichiamo ad un cavallo speciale che risponde al nome di Golden Sixty (Medaglia D’Oro) riuscito a fare una mezza impresa nell’Hong Kong Mile G1, da favorito, vincendo la sua corsa numero 14 sulle 15 disputate in carriera e diventando uno dei fuoriclasse celebrati a livello locale. Il 5 anni ha battuto Southern Legend (Not A Single Doubt), 8 anni, ed Admire Mars (Daiwa Major) con Romanised (Holy Roman Emperor) tristemente ultimo. Il tempo finale è stato di 1m 33,45s sul miglio! 

Il vincitore è un cavallo allevato in Australia e figlio di Medaglia D’Oro (El Prado), che nel 2021 funzionerà a $150,000 in America. Di proprietà di Stanley Chan Ka Leung, Golden Sixty è allenato da K W Francis Lui ed era montato da C Y Ho. Nel 2017 fu pagato $120,000 alle  Gold Coast Yearling Sale. La mamma è Gaudeaumus (Distorted Humor) che ha corso in Europa nella prima parte della carriera agli ordini di Jim Bolger, frequentando anche il Fillies Mile G1 di Ascot giungendo quinta e poi correndo anche le 1000 Ghinee irlandesi, vinte dalla compagna Finsceal Beo, e correndo anche le Oaks irlandesi giungendo ultima. Trasferita in America, ha concluso la carriera come prospetto di fattrice venduta gravida di Pivotal da cui è nato Fulcrum nel 2008. Nel 2015 è nato il campione Golden Sixty che ha annesso al suo palmares quest’anno roba come 2020 Sha Tin Trophy G2, 2020 Jockey Club Mile G2, Chinese Club Challenge Cup G3, Celebration Cup G3 e Hong Kong Derby G1. IL RISULTATO COMPLETO QUI.

COPPA IN GRIGIO: Nel giorno dei grigi, nella Hong Kong Cup G1 sui 2000 metri un bel 1-2 con la vittoria andata alla femmina giapponese Normcore (Harbinger), recentemente non piazzata nella QE II Cup G1 di Hanshin ma prima vincitrice in G2 a Sapporo, che con in sella Zac Purton in sostituzione di Christophe Soumillon ha tenuto al secondo l’altro giapponese Win Bright (Stay Gold), con la irlandese Magical (Galileo) al terzo posto. Normcore, di proprietà di Seiichi Ikeya, ha preso il mantello grigio sempre da Kurofune che è presente nella sezione materna. Settimo Skalleti (Kendargent), che non ha corso male ma non ha dato il cambio di marcia decisivo. IL RISULTATO COMPLETO QUI.