Treviso siepi di lusso

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Il Sant’Artemio di Treviso ha “accolto” la giornata di corse della vigilia di Natale e ne viene ricompensato dall’adesione alla sua Corsa Siepi-listed di un soggetto di statura tale per cui, si fosse presentata in una Gran Siepi di gruppo 1 di Maia o San Siro, ne sarebbe stata la inevitabile favorita: la 5 anni Cheminee, sellata da Pavel Tuma per Jiri Charvat, che vede, fra l’altro, il ritorno in sella di Jan Faltejsek, espressamente per lei, dopo l’infortunio a un piede patito proprio a Treviso il primo giorno della stagione. Non per niente: è una cavalla speciale, questa Cheminee, baia da Arakan allevata in Irlanda in casa McEnery (in Italia: Charline Royale, l’esimia sprinter di Mario Masini, viene da lì). Espressiva, raccolta nel modello, con grandi orecchie molto “personali”, è stata centellinata in carriera, nello stile Charvat-Tuma, ha vinto cinque delle sei corse effettuate in ostacoli. A parte l’ospite di lusso, la corsa si fa bella di un duo di alfieri di Josef Aichner: sorprendentemente, Josef Bartos sale sul vecchio Chicago lasciando a Ondrej Velek il giovane, rampante No Pasaran. Per il resto: Troger e Romano chiedono a Mensch un ulteriore sforzo dopo una stagione laboriosa e fattiva, Favero si affida a un trio composto da Let It Go Papa, prescelto da Pastuszka, dal gran lavoratore Capitoul e da Moved, capace di “picchi” interessanti, Orfeo Bottura alla forma di Desperados, Wroblewski alla nota Dallina.