“IPPICA E NON SOLO”: CAPRILLI, LIVORNO E CAVALLI NEI RICORDI DI ATTILIO D’ALESIO

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S’intitola “Ippica e non solo” la raccolta di ricordi pubblicata da Attilio D’Alesio, presidente di Coordinamento ippodromi, direttore dell’ippodromo Caprilli di Livorno per 30 anni.

Tanti, troppi ippodromi d’Italia sono chiusi ormai da anni, o in attesa di ripartire, ma dentro di sè continuano a racchiudere storie da raccontare, da rivivere, insieme a quelle dei loro protagonisti. È il caso del Caprilli di Livorno, che dopo aver riaperto i battenti sul finire del 2019 per alcuni eventi spera nell’anno appena iniziato per compiere ulteriori passi in avanti verso lo splendore di un tempo.

Un impianto che per molti anni ha legato indissolubilmente la sua storia a quella di Attilio D’Alesio, ora presidente del Coordinamento ippodromi, che l’ha diretto per 30 anni. E che ora rispolvera i suoi ricordi di vita e di lavoro, con un libro intitolato “Ippica e non solo”. “In questo tremendo periodo vissuto in lockdown a causa della pandemia per il Covid-19, ho trovato, casualmente, navigando su internet, l’Archivio del giornale ‘Il Tirreno’ l’Archivio del giornale ‘Il Tirreno’ con molti articoli che citano tanti eventi ai quali ho partecipato e le dichiarazioni da me rilasciate in qualità di direttore dell’ippodromo F. Caprilli, di assessore allo Sport del Comune di Livorno, di presidente della Fondazione culturale la Caprillina, di presidente del Coordinamento Ippodromi ed anche alcune iniziative di carattere politico. Ho così deciso di farne una ‘raccolta’, pubblicando gli articoli in ordine cronologico a partire dal 1999”.

D’Alesio quindi passa in rassegna alcuni dei “magic moments” della sua lunga militanza nell’ippica. militanza nell’ippica. “Tra i ricordi più belli mi limito ad elencarne solo alcuni relativi all’ippica. Innanzitutto la pubblicazione, nel 1994, del libro ‘Cento anni dell’ippodromo Caprilli’, che racconta appunto la storia dell’impianto, inaugurato nel 1894 la storia dell’impianto, inaugurato nel 1894; la sfilata di cavalli e cavalieri delle associazioni del mondo equestre, svoltasi nel 2007, attraverso tutta la città: dal centro fino all’ippodromo e passando sul lungo mare davanti alla casa dove, nel 1868, era nato il Cavaliere Federigo Caprilli al quale, nel 1937, fu intitolato l’ippodromo. Poi ricordo la presentazione del libro ‘L’ippodromo Caprilli: il salotto buono della città’.

Chiudo, con l’augurio che il Caprilli venga presto riaperto insieme agli altri ippodromi che sono stati chiusi in questi ultimi anni e che l’ippica nazionale venga salvata e rilanciata venga salvata e rilanciata”.