Campa cavallo

Mandrake
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A dirla tutta, l’inversione a U della nuova dirigenza americana della Roma Calcio sul nuovo stadio a Tor di Valle, non sembra dovuta ai ritardi dell’amministrazione o alle consuete stranezze pentastellate, quanto al fatto che lì, Dan Friedkin, proprio non ce lo voleva fare. O comunque non voleva portare avanti un progetto non suo. Lo farà da un’altra parte “verde, covid-sostenibile e popolare”, caratteristiche che a Tor di Valle erano già state tutte immaginate. Tanto che la costruzione delle opere infrastrutturali, come la viabilità o la ferrovia, è andata avanti. Ora l’area dell’ex ippodromo che fine farà? Sarà probabilmente destinata a verde ma ancora ovviamente non c’è un progetto. Per lo stadio della Roma, idem: anzi, c’è addirittura da individuare la nuova area. Tempi lunghissimi. Campa cavallo che le erbacce crescono.