Pepponi e la Valchiria

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Anche tra i gentlemen ci sono storie particolari e spesso, soprattutto nei primi anni, la carriera di un appassionato proprietario con la voglia di cimentarsi in sulky è legata a un cavallo in particolare. Quel legame inscindibile può arrivare all’inizio dell’avventura o magari dopo aver fatto un po’ di esperienza, ma prima o poi arriva per tutti. Nel caso di Cristiano Pepponi da Foligno, 34 anni a giugno, la storia è iniziata nel 2013, grazie a un cavallo che si chiamava Ontario Inn Ronco, con il quale è arrivata la prima vittoria un paio di anni dopo aver conseguito la licenza. Ma la vera storia d’amore e di vittorie è coincisa con una cavalla particolare, Valchiria Spin. Nomen omen, verrebbe da dire, visto che le peripezie che la figlia di Ideale Luis ha dovuto sopportare e superare, sono degne della guerriera cui si richiama il nome. “È vero. Una cavalla con una storia particolare, pensa che la vidi alla Spineta, dove ero andato per acquistare un puledro, e mi colpì subito a partire dalla genealogia, era tra l’altro sorella di Priscilla Spin, una cavalla che stava facendo bene con Gocciadoro. L’allevatore era restio a vendermela, ma non capivo. Poi mi spiegò che solo dopo tre giorni di vita era stata operata d’urgenza e le era stato asportato un rene.

Ormai mi ero innamorato, mi informai, mi dissero che si poteva provare comunque a domarla e a metterla in pista e così trattammo l’acquisto a un prezzo di favore. La domai, ma mi ci volle un po’, perché il carattere non era facile. Poi però debuttammo e vinsi subito proprio con lei. Ma non è finita… Nel 2018 ci fu un incendio in scuderia, la salvammo per miracolo. Mi dissero che aveva respirato troppo fumo e probabilmente i polmoni ne avrebbero risentito. Altro recupero anche sul piano del carattere con l’aiuto di Roberto Ruvolo e poi una suite incredibile di vittorie che l’hanno portata a sfiorare anche la prima categoria”.

Tant’è che nel 2019 hai tentato anche il Federnat al Garigliano. “Sì, quarto in batteria con tanto rammarico e poi secondo in finale. Lo scorso anno eravamo pronti, ma ebbe un contrattempo qualche settimana prima e quindi decidemmo di non rischiare le due prove: ma che la cavalla avesse le possibilità di far bene lo dimostra il fatto che pochi giorni dopo corse a Pescara da 1.11.9”.