Milano: Grande Steeple per cinque

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Premessa necessaria alla domenica del Grande Steeple. La corsa riflette il momento e forse anche alcune strampalataggini (purtroppo, dettate da tutta un’emergenza) di calendario: basti dire che il Grande Steeple di Milano 2021 si corre in maggio laddove l’edizione 2020 si è disputata in novembre. E la corsa riparte da qui: Northerly Wind, secondo di L’Estran nel Gran Premio Merano Alto Adige 2020, tenta di firmare due edizioni in sei mesi della stessa prova. La squadra Charvat-Tuma-Faltejsek ci ha già avvinti e affascinati nell’altra grande giornata ostacolistica milanese di stagione, con Dominique nella Gran Siepi e Roncal nella Siepi dei 4 Anni, e va a caccia degli altri clou del ciclo.

Sulla strada di Northerly Wind, nel Grande Steeple, si pone nuovamente quel Notti Magiche intrepido e forse intramontabile, un cavallo che nella specialità ha vinto tutto salvo il Merano: il piccolo, vecchio culturista di Josef Aichner, un fascio di nervi e muscoli su modello raccolto, tenta un ‘impresa che – al di là del campo ridotto – davvero lo proietterebbe in una dimensione di storia della corsa. È rientrato bene, in condizionata in siepi, Notti Magiche, già “sul pezzo”, piuttosto pimpante. Abbiamo “sentito” lo stato d’animo di Josef Bartos, un misto di fiducia e rispetto dell’avversario oggettivamente favorito.

La corsa, pur nel campo ridotto, ci consegna altre due fisionomie interessanti. Lodgian Whistle è un 8 anni sellato da Josef Vana Sr: il figlio ce lo ha indicato come un buon cavallo, rispettabilissimo, sicuramente dotato per i 5000 metri visto che in Repubblica Cèca sono il suo pane: “È stato settimo nell’ultima Velkà di Pardubice. È buono e ha tutto il fondo necessario al Grande Steeple, anche di più, e semmai potrebbe non avere quel tanto di velocità che serve nelle corse italiane, rispetto alle nostre sulle grandi distanze. Ma ci sa fare”.

Il che può tranquillamente dirsi anche di Haad Rin, un poco sotto – ma non molto – Lodgian Whistle nelle frequentazioni, e non così smaccatamente fondista, ma bel soggetto. Al momento, Shent, della Lokotrans (la giubba di Al Bustan, laureato del Merano) è un po’ in margine, in ruolo di unico outsider, nella ridotta ma valida compagnia di questo Grande Steeple.