Italians, Gianluca Bietolini a JDG: “Non tornerei in Italia, Maisons-Laffitte è ormai casa mia”

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Adieu, cher ami! Gianluca Bietolini tornerà in Italia, ma al massimo lo farà per firmare qualche pratica necessaria e per passare le vacanze. Mai più per motivi di lavoro. Questo quanto emerso da una intervista pubblicata dal quotidiano online Jour De Galop e che lui stesso ha pubblicato sul suo profilo. L’intervista tocca tanti temi, a partire da Alastor che lo ha soddisfatto nel secondo posto in Listed di recente, passando per la vittoria di Grand Glory nel Grand Prix de Vichy G3 e praticamente smentendo coloro i quali ne volevano il ritiro in razza al termine della scorsa stagione. Anche questa volta ha avuto ragione lui. Nell’intervista si parla anche dei suoi proprietari, del rapporto con i coniugi Roveda appena tornati in Francia, dell’imminente Prix Cabourg, del rapporto con i colleghi italiani in Francia e anche del futuro prossimo. 

La domanda in questione è stata: Se un cliente italiano proponesse di tornare in Italia grazie ad un investimento di 2 milioni di euro per 40 yearling, con pensioni pagate in anticipo, cosa farebbe? A domanda precisa la risposta è stata testuale: “La risposta è no. Oggi, purtroppo, nel mio Paese non ci sono più le corse (intese come sport) che ho tanto amato come le conoscevo io. Non mi vedo tornare in Italia per fare questo lavoro. In Francia sto molto bene ed è quindi preferibile restare qui. il mio desiderio è addestrare buoni cavalli a Maisons-Laffitte. E con loro, per andare a correre tutti i grandi eventi del mondo”.

Giungano queste parole nelle stanze di chi ha distrutto questo sport nel nostro paese, mentre è valorizzato fuori dai confini nazionali. L’intervista completa qui sotto.