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Binocolo puntato
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Lunedì mattina i cavalli sono tornati in pista a Livorno. È stato infatti effettuato il previsto test definitivo sul tracciato che la scorsa settimana aveva suscitato le perplessità degli operatori. Sono scesi due cavalli messi a disposizione dal team Gasparini-Turri, Carbone (in sella Andrea Fele) e Stella del Vespro (con Maicol Arras), che hanno coperto circa 1500 metri con l’ultima parte della corsa in piena spinta. Ad assistere alla prova c’erano gli uomini di Sistema Cavallo, per il Mipaaf la dottoressa Sveva D’Avanzo e per la Uif anche Salvatore Sulas, ma soprattutto a bordo pista c’erano decine di persone, semplici appassionati e ippici livornesi, che non hanno voluto mancare a questo primo galoppo dei cavalli sulla pista del Caprilli. Dall’esito del test dipende la possibilità di effettuare domenica la giornata di corse che è stata inserita nel calendario ufficiale a fine settimana scorsa dal Mipaaf e che prevede sei corse, fra le quali la Coppa del Mare.

Si attende quindi la decisione dei fantini (e delle Categorie) per dare il via libera alla giornata di corse, per la quale il Mipaaf ha nominato già i Commissari. Decisione che al momento dell’invio in tipografia del giornale non è stata ancora resa pubblica, ma che attendiamo nelle prossime ore, visto che i tempi per la costruzione delle corse sono certamente contingentati. Dalle impressioni che abbiamo potuto raccogliere da qualche appassionato presente alla prova il lavoro sulla pista c’è indubbiamente stato, ma è difficile dire se la situazione attuale sia sufficientemente sicura per effettuare le corse. Il fatto più impressionante è stata in ogni caso la partecipazione della gente alla prova di ieri mattina.

La passione per le corse a Livorno è ancora ben salda nel cuore e tutto ciò non fa che rendere ancora più amara un po’ tutta la situazione, quella di un ippodromo che ha un fortissimo legame con il territorio, che è stato chiuso e che per un semplice galoppo richiama più gente di quanto fanno altri impianti nelle giornate di corse. E questo è il frutto di una lunga catena di errori che riguardano Livorno, ma non solo, perché molti di essi non sono altro che parti di un sistema (quello degli ippodromi) mal impostato, a partire dal quadro con il quale vengono determinati gli importi da destinare alle Società di corse. Aspettiamo quindi la decisione su Livorno, tenendo sempre presente che l’importante è che l’ippodromo riapra al meglio, non che si disputi una giornata di corse, seppur dall’alto valore simbolico, a qualunque costo. Il Caprilli merita un ruolo preciso nel panorama ippico ed è a questo che è necessario puntare.