Riceviamo e pubblichiamo
“Tutti i consiglieri ed il vicepresidente ANAC dimissionari nel consiglio del 8 ottobre us, ritengono indispensabili alcune precisazioni riguardanti il comunicato del presidente ANAC dimissionario Mattia Cadrobbi.
Come da noi affermato le dimissioni sono state rassegnate dall’intero consiglio all’unanimità ed è stata una decisione molto sofferta da tutti, quindi ci sembra semplicistico e distorce la realtà, dire che sia accaduto per la non condivisione di una lettera di richiesta dei pagamenti al Mipaaf. Ci sembra assurdo pensare che qualcuno non ritenga indispensabile il pagamento dei premi, siamo tutti ben consci che il comparto sta morendo per questo. Anac e Ang sono mesi che lavorano a questo scopo, cercando però di condividere tale percorso con tutte le categorie diversamente da quanto ultimamente accaduto. ANG è stata fortemente voluta soprattutto dall’ANAC che si è impegnata moltissimo attraverso i propri rappresentanti, per riuscire a portare ad un unico tavolo tutte le categorie del galoppo storicamente litigiose, per scrivere lo statuto e condividerlo ci sono voluti anni. Ricordiamo i tempi in cui chiedevamo udienza al Ministero in riunioni affollate e caotiche e la risposta era sempre la stessa: “è impossibile dare retta a tante richieste così diverse e magari anche contrastanti”. E’ stata una grande conquista di tutti gli ippici riuscire per una volta ad unirci, screditare Ang significherebbe ritornare indietro di molti anni.
Inesatto inoltre dire che Anac interromperà fino a nuove elezioni il proprio compito di difesa del settore, in quanto presidente e vicepresidente hanno il dovere di lavorare e svolgere i propri compiti istituzionali a favore dell’associazione fino alla nomina del nuovo consiglio. I soci Anac ed il settore non devono dubitare che ANAC ,con l’ausilio della sua attivissima segreteria, continuerà sempre a difendere in tutte le sedi gli interessi degli allevatori e dell’intero settore.”
Firmato, il Consiglio ANAC