Di uomini e cavalli

Binocolo puntato
Share

Nel nostro mondo normalmente raccontiamo le storie dei cavalli, le loro vittorie e le loro sconfitte. Sono loro i grandi protagonisti dell’ippica, quelli che con le loro gambe e il loro cuore lottano le corse. Oggi vogliamo raccontare la storia di un uomo, Bruno Grizzetti, un trainer che non più tardi di dodici mesi fa si era trovato sull’orlo di un baratro, professionale ma soprattutto umano. A fine autunno 2020 Bruno era incatenato (non metaforicamente) a un tondino a Trenno, un paio di mesi dopo si è trovato con i suoi cavalli senza una casa, abbandonato al suo destino. Erano rimasti in pochi ad avere fiducia in lui, un gruppo di amici veri, che anche di fronte a una prospettiva incerta sul futuro non gli avevano negato appoggio, calore e cavalli. Fuori da Trenno, Grizzetti è stato costretto a reinventarsi, a ripartire prima da quella Varese da cui aveva cominciato la sua scalata e che lo ha accolto nuovamente a braccia aperte, poi da Caravate, la dependance della Varesina per l’allenamento, mèta della transumanza divenuta effettiva il 22 febbraio di quest’anno.

Fra Caravate, Varese e La Cucchetta è iniziata la nuova vita di Bruno Grizzetti. Che ha affrontato e superato quello che è stato uno dei momenti più difficili della sua vita. Lo ha fatto mettendo nel cassetto la rabbia e la delusione, rimboccandosi le maniche e guardando avanti. Guardando a Caravate come a un’opportunità e non un ripiego, spinto dalla voglia di riscatto e dell’entusiasmo della sua squadra, quella di cui fanno parte anche i suoi proprietari storici. Giorno dopo giorno la sfida ha preso corpo. Le piste del centro di allenamento sono diventate familiari così come quella delle Bettole. E i cavalli hanno risposto, come fanno praticamente sempre quando un uomo chiede loro un aiuto per risollevarsi. Sono arrivati i successi, le soddisfazioni.

E domenica a Roma il percorso di Grizzetti è arrivato al momento più bello. Prima il Ribot con Cantocorale, poi il Lydia Tesio con Sopran Basilea, infine l’Aloisi con Agiato. Cavalli diversi, storie anche in questo caso diverse che convergono intorno a Bruno. Cavalli vincenti, che nella quiete e nella serenità di tutto un team hanno saputo, potuto e voluto, raggiungere il massimo. Dal nulla al trionfo in poco meno di nove mesi. E forse non a caso il destino ha voluto che si concretizzasse lontano da quella Milano che da mamma per Bruno era diventata matrigna. E forse altrettanto non a caso ha visto le vittorie di tre giubbe che per Grizzetti rappresentano vicende del tutto diverse. I cavalli hanno un’anima. E un cuore. Sfuggono dalle logiche aziendali e percepiscono l’entusiasmo e la passione degli uomini che stanno loro vicino. E ripagano regalando emozioni uniche a chi li ama per davvero. A chi ama l’ippica e lo dimostra con i fatti. La storia di Bruno Grizzetti è una delle tante che l’ippica può raccontare, la rivincita di un uomo che si realizza grazie ai cavalli.