Siracusa: Dialoghi in corso con la proprietà Ippomed, accordo raggiunto con le categorie

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A Siracusa non si corre. La minaccia di astensione dei partenti di qualche giorno fa, si è poi realmente concretizzata e, come avrete visto dai sistemi informatici, nessun cavallo è stato dichiarato partente per la giornata di sabato. La novità delle ultime ore è che si sono aperti dei dialoghi con la proprietà, raggiungendo un accordo. Ma ormai non c’erano i tempi tecnici per la dichiarazione. Il comunicato completo delle categorie:

Con la presente riteniamo doveroso comunicare che è stato raggiunto un accordo di massima con la società di corse Ippomed durante la serata del 23.03.2022. Ad ogni modo abbiamo ritenuto necessario non dare i cavalli partenti per la giornata di corse del 26.03.2022 in quanto non vi erano le condizioni logistiche. Esprimiamo comunque tutta la nostra soddisfazione per un dialogo costruttivo che si è aperto tra le parti e che ci auguriamo persista nel tempo per il bene di tutti.

Al comunicato annunciato nei giorni scorsi dalle categorie ne era seguito uno della IPPOMED che gestisce l’ippodromo, e che riportiamo integralmente qui sotto, pubblicato sul Trotto & Turf di mercoledì scorso:

La Ippomed S.r.l., società che gestisce l’Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa, in relazione all’articolo pubblicato su Equos in data 22 marzo 2022 riguardante annunciate proteste dei proprietari ed allenatori operanti all’ippodromo di Siracusa ritiene opportuno chiarire i reali termini della questione. I box per ospitare i cavalli sono assegnati agli allenatori in comodato gratuito. Il prezzo, a parziale ristoro dei costi, relativo ai servizi di allenamento richiesto ai proprie tari è di euro 2,5 al giorno per cavallo. Detta tariffa è applicata dal 1995 (data di apertura del l’ippodromo) e non è mai stata incrementata (tenendo conto solo dell’inflazione il prezzo oggi ammonterebbe a oltre 4 euro). Anzi per l’anno 2019 fu con cordata, per venire incontro alle difficolta dei proprietari, una riduzione del prezzo a 2 euro. La società, con propria autonoma decisione e per far fronte agli effetti del Covid, ha mantenuto detto prezzo ridotto anche nel 2020 e 2021. La società, a fronte del raddoppio dei costi dei carburanti e dell’energia intervenuto sin da settembre 2021, solo a partire da aprile 2022 ha chiesto ai proprietari un parziale ristoro del l’incremento dei costi fissando il prezzo dei servizi in euro 3 al giorno per cavallo; inoltre, nel corso dell’incontro avvenuto con i rappresentanti dei proprietari il 17 marzo u.s.., ha manifestato disponibilità ad applicare il prezzo di 3 euro dal mese di settembre richiedendo dal mese di aprile il prezzo di euro 2,5. Nonostante le aperture della società e sebbene il prezzo dei servizi per l’allenamento dei cavalli di galoppo applicato al l’Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa sia il più basso d’Italia, le Categorie ippiche, inspiegabilmente, hanno proclamato uno stato di agitazione i cui effetti saranno esclusivamente autolesionistici. La perdita del montepremi di una solo giornata di corse è pari a oltre il doppio all’incremento del costo dei servizi di un intero anno. Sic!!!! Il dubbio sorge spontaneo per ché si organizza una protesta che provoca enormi danni solo ai soggetti che la propongono?