Equos Mondo Galoppo – puntata 1

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Filippo Brusa inaugura la prima trasmissione di Equos Mondo Galoppo insieme a Dario Vargiu, che negli ultimi cinque anni ha sempre dominato la classifica dei fantini italiani, vinta in tutto nove volte.

Il jockey commenta l’impresa compiuta nel 2021, quando si è confermato leader nonostante quasi due mesi di stop per l’infortunio subìto, prima del premio Pisa, l’8 aprile a Firenze, dove la Listed era stata dirottata. Dopo aver espresso la sua idea per il rilancio del galoppo nazionale, Vargiu parla di sé e dei suoi cavalli del cuore, fra cui spicca il campione di Luciano D’Auria Falbrav, con cui conquistò, nel 2002, il Premio Presidente della Repubblica e il Gran Premio di Milano.

L’illustre purosangue è al centro della seconda parte della trasmissione: per la rubrica «Sapore di turf», Filippo Brusa si trasferisce a Bellinzago, quartier generale di D’Auria, dove Falbrav condivideva la quotidianità con Luciano Vitabile, ora allenatore e all’epoca giovane fantino del mattino del cavallo.

Segue un breve «testa a testa» fra due manager di fantini: Andrea Arbau e Stefano Pugliese riassumono con simpatia l’essenza del loro lavoro.

È la volta quindi di Pierpaolo Davini, che, nello spazio riservato alla scoperta dell’alfabeto del galoppo, incomincia a inquadrare il tema del rating, «traduzione numerica della prestazione di un cavallo».

Infine, Claudio Felisari sfoglia le pagine di storia del Trotto Sportsman di mezzo secolo fa, ricordando il Premio Emanuele Filiberto andato in scena domenica 23 aprile 1972 e vinto da Gay Lussac.