Cheltenham, day 2: Energumene si conferma di un’altra lega. Il report della giornata

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Energumene aveva concesso ai suoi due rivali Editeur du Gite edf Edwardstone l’ “illusione” di essergli finiti davanti nel trial invernale di Cheltenham per il Queen Mother Champion Chase, ma nessuno ci aveva creduto più di tanto, non Ruby Walsh che da telecronista ne aveva pronosticato il successo né il betting che lo ha lasciato favorito intorno alla “pari”: e puntualmente il clou degli steepler veloci, sulle due miglia, ha rimesso in ordine le graduatorie. Il 9 anni sellato da Willie Mullins era il detentore dei titolo, è un genuino campione, e come tale ha sbaragliato il campo concedendo uno splendido bis a seguire dopo il trionfo colto nel 2022. Ha seguito il ritmo di Editeur du Gite, si è permesso un errore alla terz’ultima fence ma alla fine ha detto ciao agli avversari staccandosi di 10 lunghezze dal sorprendente Captain Guinness, portato da Rachael Blackmore ad un buon posto d’onore su corsa di posizione. Ad andamento rateale l’outsider Greaneteen è venuto a levare di ¾ di lunghezza il terzo posto allo stanco Editeur du Gite. Paul Townend ha sottolineato la facilità dell’assunto: <Ho sempre sentito dalla sella di avere il giusto “mood”, Energumene ha saltato in maniera brillante>.

L’Irlanda domina gli inglesi. Lo ha riconosciuto Tony McCoy che in un’intervista ha dichiarato di vedere nella “maggior competitività in tutto degli irish, fin dalla formazione dei fantini” la chiave della loro superiorità e ha aggiunto “io stesso da giovane trascorsi del tempo presso Jim Bolger. C’erano tanti ragazzi , poi ottimi fantini, che volevano imporsi. Poteva non essere un “clima” simpatico ma serve, è formativo: e gli irlandesi diventano i migliori>. Come Willie Mullins e Paul Townend oggi, Ruby Walsh ieri. Con il Champion Chase, Mullins è approdato a quota quattro successi nel Festival 2023. Che avesse in pugno anche il Ballymore Novices Hurdle GR1 era scontato e che il suo Impaire Et Passe fosse il progetto di una nuova star di scuderia, quasi anche. E tutto ha trovato conferma nel gruppo 1 per siepisti novizi che ha visto Impaire Et Passe, portacolori di Simon Munir ed Isaac Suede ora imbattuto in quattro apparizioni, allontanarsi sovrano di 6 lunghezze conclusive dai compagni di training Gaelic Warrior e Champ Kiely. Si tratta del sesto successo di Mullins in questa cotrsa: lo sescorso anno aveva sellato il vincitore Sir Gerhard. Paul Townend, partner di Impaire Et Passe, ne ha esaltato i meriti: <Una monta da favola: continua a migliorare in lavoro e mi aspettavo esattamente l’acceklerazione che ha saputo produrre appena gliel’ho chiesta>. Modesta la controperformance del pur atteso Edwardstone in totale calo conclusivo dopo un’incertezza.

Il Brown Advisory Novices Chase, l’altro gruppo 1 del giorno, ha dato vita ad uno di quei pazzeschi arrivi che fanno la leggenda di Cherltenham. Era attesissimo il 7 anni Gerri Colombe, imbattuto pupillo di Gordon Elliott favorito a 5/4, ma non è riuscito a rimontare del tutto (corta testa), in un finale feroce, il coetaneo The Real Waker (8/1), che nelle mani di San Twiston Davies aveva preso la meglio sul passo, sfruttando al meglio la magnifica attitudine sui salti e, pur calando nel finale, ha mantenuto alla disperata il minimo vantaggio rispetto al favorito. Non parleremmo comunque di delusione da parte di Gerri Colombe. Questp The Real Waker, allenato in Yorkshire da Patrick Neville, non ha mai perso da quando è stato immesso sullo steeple, specialità in cui a Cheltenham ha vinto tre volte su tre, una “novices” il 13 novembre, un gruppo 2 a Capodanno, e ora il suo gruppo 1. E sicuramente non sorpreso è stato il suo allenatore: Neville aveva infatti dichiarato, in settimana, di essere addirittura incerto fra la partecipazione di The Real Walker al Brown Advisory e un tentativo nella Gold Cup. Allo stadio attuale forse il clou del Festival sarebbe stato troppo, ma è chiaro che si tratta di un micidiale specialista del tracciato, e potrà ben provarci l’anno prossima, se nella giusta condizione.