San Siro: Sabato il Nogara e Incisa. Tante novità, giornata sponsorizzata dalla SAB

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Sabato a Milano una gran bella giornata di corse che fa da antipasto alla domenica di Capannelle. San Siro infatti ospita un pomeriggio con Nogara Lr, intitolato alla memoria di Mil Borromeo, e l’Incisa come preparazione verso le Oaks. Un pomeriggio che sarà accompagnato dal rapporto che da sempre ha avuto la SAB con l’ippodromo di San Siro e che ha deciso di sponsorizzare con alcuni trofei offerti. Ed in particolare, il Premio Stalloni Shadwell , il Premio Tuscan Gaze, il Premio Manlio Cancogni, il Premio Ernest Hemingway e il Premio Amici Fantaippici. Più sotto parliamo della realtà della SAB.

Dal punto di vista tecnico rimandiamo i discorsi al campo partenti ufficiali. Da segnalare che molte arrivano dal Regina Elena, ed in particolare Hey Honey (Adaay), guardacaso figlia di uno stallone Sab, giunta quarta nella Classica. Il campo partenti completo cliccando su questo link.

Interessante il campo dell’Incisa verso le Oaks con qualche ospite e una new entry interessante in La Gite (Sioux Nation), acquistata a reclamare dopo una vittoria a Chantilly, ed acquistata da Luigi Ginobbi ed affidata a Paolo Aragoni. IL CAMPO PARTENTI CLICCANDO SU QUESTO LINK.

L’Allevamento di Besnate ha 120 anni. Fondato nel 1903 dai fratelli Bocconi fu uno Stud privato di successo che vinse ben 4 Derbies Italiani nel quinquennio 1906-1910 (Creso, Belbuo, Dedalo, Saturno).

Verso il 1920 la struttura fu ampliata e trasformata in allevamento pubblico e da allora è al servizio degli allevatori italiani. Besnate non possiede cavalli ma aiuta chi li alleva in Italia, dando casa e prati a fattrici e puledri, fornendo stalloni, veterinari, maniscalchi, gestendo ogni attività che serve alla causa di tutti gli appassionati ippici: avere più cavalli in Italia.

Besnate è legata all’Ippodromo San Siro perché entrambi furono posseduti e gestiti per lunghi anni dalla Società Milanese Corse Cavalli e poi dalla Trenno. Allora Besnate era diretta da Emilio Trenta, straordinario uomo di cavalli: l’allevamento si ritrovò sotto al Comune di Mornago ma si volle mantenerne il nome perché i cavalli dei clienti ci arrivavano col treno, scaricati alla stazione di Besnate da cui erano condotti a mano in allevamento, attraverso il bosco che lo separa dalla ferrovia.

A Besnate hanno funzionato centinaia di stalloni: meritano una citazione il campionissimo Orsenigo e El Greco (avo materno di Ribot) che Trenta cavalcò per trasferirlo di nascosto quando in piena guerra temeva le bombe sganciate attorno al campo di aviazione vicino ai prati dell’allevamento. El Greco fu uno dei molti stalloni che Tesio ebbe a Besnate quando la Dormello Olgiata mandava le fattrici a partorire nella sala maternità su cui Trenta regnava sovrano, che esiste ancora oggi: in quei box sono nati migliaia di purosangue italiani.

Da 35 anni Besnate è gestita dalla SAB (www.sab.it) che qua ha visto produrre – dai suoi clienti ! – i vincitori di tutte le Classiche e Gran Premi Italiani e quelli di molte corse di gruppo estere. Molti importanti proprietari italiani e stranieri hanno avuto stalloni a Besnate: le famiglie Vittadini e Zanocchio, gli sceicchi di Juddmonte e Darley, i Niarchos, i Wildenstein e da molti anni Shadwell, grande azienda mondiale di allevamento creata dal compianto H.H. Sceicco Hamdan bin Rashid Al Maktoum.

Nell’ultimo decennio, per ben 9 volte lo stallone Capolista in Italia è stato un cavallo funzionante a Besnate. Anche il National Stud inglese e il National Stud irlandese hanno avuto stalloni a Besnate: Besnate, che non è il National Stud italiano ma è come se lo fosse: forse perché ha sempre desiderato esserlo.

E’ un cosa che c’entra con la Passione per i Cavalli, la stessa che fa in modo che ancora si corra nel magnifico scenario di San Siro.