Grandi Premi speciali, Tv di routine

Binocolo puntato
Share

Giugno è stato un mese quasi paradossale per chi ha seguito le corse da EquTv. Gli avvenimenti non mancavano, ma il solo evento coperto in maniera «extra» è stata la pattern per i purosangue arabi che si è svolta mercoledì a San Siro. Una corsa il cui interesse era prossimo allo zero. Nulla più di una copertura «standard» per il pomeriggio delle Oaks, nulla per quello del Gran Premio di Milano, nulla anche per il giovedì speciale di Capannelle con Carena, Triossi e Turilli nonostante dall’ippodromo fosse regolarmente partita la richiesta.

La «preserale» di Roma, con due gruppi 1 e un gruppo 2, è scivolata quasi come si trattasse di un infrasettimanale qualunque o poco più e quel poco che è stato trasmesso è arrivato grazie a quanto prodotto dall’ippodromo, inframmezzato dalle corse di Sassari. O meglio, grazie a una parte di quanto prodotto dall’ippodromo, perché in realtà buona parte dei contributi (interviste e commenti) sarebbero stati trasmessi solo dallo streaming di Capannelle, mentre sul canale 151 del digitale terrestre ne è stata diffusa solo una parte, in mezzo a commenti dallo studio.

Addirittura, prima del Carena, è stato «lanciato» un interessantissima retrospettiva sulle corse migliori del weekend, interrotta per fortuna dopo aver visto una corsa di venerdì a Follonica e una di sabato a Siracusa. Un po’ come se prima della finale di Champions venissero trasmessi gli highlights di due partite di Lega Pro della settimana precedente… Era una serata speciale, ma è stata trasformata in qualcosa di assolutamente normale.

Eppure le trasmissioni «extra» (poco più di una decina quelle effettuate in questi primi sei mesi) avevano dato sostanzialmente bene l’idea di quello che stava accadendo sul campo e, con qualche alto e basso, erano state comunque apprezzate dagli spettatori. A giugno, mese clou per l’attività, però sono scomparse e la differenza si è notata, così come l’anomalia di seguire un mercoledì qualunque di San Siro con contributi extra non prodotti invece in occasioni ben più interessanti.

Il Bando per l’assegnazione della gestione della TV ippica prevedeva  45 eventi da coprire con telecamere extra e diffusi in HD. Un rapido excursus di quelli effettuati in questi primi sei mesi porta ad individuare in una dozzina quelli effettuati. In pratica, per ottemperare alle prescrizioni della gara, da qui in avanti ne dovranno essere prodotti una trentina e anche considerando le Aste si tratta di effettuarne circa cinque  al mese…

La maggior mole di informazioni al pubblico è arrivata attraverso lo streaming diretto degli ippodromi. Il meglio che è andato in scena in Italia è stato ridotto ed è stato addirittura azzerato tutto ciò che è successo all’estero. Abbiamo visto sugli schermi le corse del lunedì, ma non i Derby e Royal Ascot e neppure Vincennes nel giorno del Ballière.

Problemi di diritti? Probabilmente sì, ma il mese appena trascorso, uno dei più significativi dell’anno, certamente avrebbe meritato qualcosa di diverso. Per il pubblico.