Le parole di Erik Bondo su Kennedy in vista del Città di Montecatini 2023

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La pedina di Erik Bondo per l’edizione 2023 del Gran Premio Città di Montecatini è Kennedy. Questo figlio di Joke Face e Lisa America correrà per la prima volta in Italia martedì al Sesana. Un cavallo di ottimo spessore tecnico, basti pensare che l’anno scorso è stato invitato all’International Trot allo Yonkers. Il trainer danese si è espresso così sulla condizione del suo allievo: “Sì, il cavallo è reduce da un non piazzamento a Cagnes-sur-Mer nel Prix de la Baie des Anges, una buona prova sulla distanza dei 2925 metri. In realtà è terminato al quarto posto, ma la Giuria lo ha distanziato dall’ordine d’arrivo per problemi di meccanica. In quell’occasione Kennedy non ha corso male, anzi… diciamo che non è stato interpretato al meglio. Il cavallo è sfilato al comando spendendo parecchie energie al passaggio davanti alle tribune quando mancava ancora un giro.

Una volta in testa Pierre Vercruysse ha deciso di continuare ad impostare un ritmo selettivo alla corsa quando era invece più saggio farlo rifiatare un po’. Il mio allievo è andato in crisi negli ultimi 150 metri quando è stato sorpassato dai rivali. Comunque ha trottato a media di 1.12.5 sui 2925 metri, un riferimento cronometrico di spessore. Dopo la prova di Cagnes Kennedy è tornato a Trecate, dove è stato preparato appositamente per il Città di Montecatini.

Nell’ultimo lavoro mi è piaciuto moltissimo, il cavallo mi è parso molto bello sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista della meccanica. Sulla distanza del miglio ha corso solo due volte in carriera; in Svezia ha saputo trottare a media di 1.11.2 sulla distanza dei 1640 metri. Il numero in batteria è ottimo, visto che ci avvieremo da un buon uno. Gabriele Gelormini lo ha già guidato in passato a Vincennes, dunque lo conosce. Con lui ha uno splendido feeling e sulle piste italiane Gabriele si trova assolutamente a suo agio.

Sicuramente si farà un po’ di partenza per prendere la migliore posizione; lui non è un provetto scattista, quindi penso che qualche avversario ci possa scavalcare al via. Già in batteria comunque lo vedrete completamente sferrato, ovvero il suo migliore assetto.

Per quanto riguarda la pista piccola non credo abbia problemi; l’anno scorso ha partecipato all’International Trot allo Yonkers che è una pista con curve un po’ particolari e si è trovato bene. Dunque mi aspetto che anche al Sesana si trovi bene. L’obiettivo sarà quello di accedere alla finale e poi di giocarsela sperando di terminare nei primi tre posti”.