Merano: il resoconto di sabato 23 settembre

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Il weekend dell’84° Gran Premio Merano Alto Adige  è iniziato con il convegno di vigilia allietato da un pubblico notevolissimo, in crescita di corsa in corsa dalle 14.00 in poi, che ha visto gremirsi entrambe le tribune. E le corse hanno dato ottimo spettacolo e risultati tecnicamente plausibili. Come l’allenatore Greg Wroblewsli aveva preannunciato, con piena di fiducia, al tondino, il 4 anni Burschi, di Jakub Wieslaw Kartus, si è confermato soggetto di statura davvero pregevole, e forse un futuro cavallo da Gran Premio, dominando, nelle mani di Jan Faltejsek, un pur ottimo Ramuntcho alla conclusione di un selettivo Premio Steeple Chases d’Italia, che ha visto i due 4 anni dominare gli avversari staccandosi uno dietro l’altro all’ultimo giro. Burschi, stavolta impeccabile per stile alla sua prima esperienza sullo steeple “grande” di Maia, ha sorvolato l’intrepido leader Ramuntcho all’apice dell’ultima curva e ha chiuso netto sul pure ottimo portacolori di Aichner che ha lasciato terza a distacco la vincitrice del Premio Richard, Lady in  the Lake.

Esemplare, sui 6000 metri del Premio delle Nazioni-Crystal Cup, il percorso in avanti dal via impostato da Lucas Matusky in sella ad Almost Human che a 10 anni, per la Jokr-Vana ed il training di Josef Vana Sr., ha colto un altro esito ad alto livello a Maia dopo il successo nel Grande Steeple Chase di Roma 2021 ed il posto d’onore nel Nazioni 2022. Un valoroso Gap Pierji, per Josef Aichner, lo ha seguito al posto d’onore davanti alla pure valida Zubiena. Matusky, in grande spolvero, ha poi montato alla grande l’impressionante 3 anni Apex, di Silvia Albefrtini e Paolo Favero, nella prova per esordienti in siepi.

La cronaca della vigilia del Gran Premio registra il brivido per la caduta di Jan Falktejsek da Jasmin Bede, al siepone verticale, nello steeple d’apertura riportato da Azonto, Gabriele Agus in sella per Giuseppe Marras. Faltejsek ha poi vinto  con Burschi ma è rientrato dolorante ad una spalla e ad un braccio, per poi ricevere le cure del caso in infermeria, farsi sostituire nel resto del convegno ma confermare a fine giornata l’intenzione di essere in sella all’atteso First of All nel Merano Alto Adige.

Nelle due prove in piano, fantastiche conferme di due soggetti che hanno scritto l’intera  vicenda di questa stagione di corse a Maia. Con Emanuele Antinori, la cronometrica Action Painting è andata ancora a segno sui 2200 metri e, soprattutto, il decenne Passito ha commosso i proprietari Schatzer e Mura, il trainer Simone Pugnotti e tutti gli appassionati, concedendo il bis del recente successo colto a Maia, sui 1600 metri e stavolta con peso severissimo di 74 chili. Ancora una volta il giovane Daniele Bernardini è stato partner d’eccezione del sauro, cercando sempre le corsie migliori sull’insidioso terreno allentato, per poi chiamarlo allo spunto e risolvere in bellissimo stile davanti ad Half July.