Trotto – Il ritorno di Alrajah One

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Nella giornata di ieri abbiamo letto sui social che Alrajah One sarebbe presto tornato in Italia. Protagonista di una serie di prestazioni eccezionali in territorio Usa, il campione della My Horse alle ultime due non ha saputo essere all’altezza della sua fama e, probabilmente, è questo che ha indotto il “patron” della My Horse, Vincenzo Izzo, a prendere la decisione di riportare a casa il suo campione:

“Non solo per questo – ci racconta Vincenzo Izzo – ma per un insieme di motivi. Diciamo che, a un certo punto, l’incantesimo si è rotto. La trasferta americana è stata fantastica e stratosferica, direi anche oltre ogni possibile previsione, tanto che il cavallo ora si è costruito un’immagine eccezionale anche in Usa. Ma ad un certo punto mi sono persuaso che fosse una parentesi da chiudere”.

Per quando è previsto il ritorno in Italia?

“Stiamo ancora organizzando il viaggio, dovrebbe arrivare tra il 15 e il 20 dicembre – prosegue Vincenzo –. Siamo sicuri che il cavallo sta benissimo, in ogni caso, appena sarà tornato a casa, faremo tutti i controlli necessari. Nel frattempo l’obiettivo sarà quello della raccolta del seme per la stagione di monta 2024 e, lo dico francamente, è proprio il suo impiego in razza uno dei motivi per i quali ho rifiutato cifre importanti da parte degli americani. Alrajah non è solo mio, ma è un prezioso esponente dell’allevamento italiano, è un patrimonio nostro e non mi piaceva l’idea che dovesse rimanere per sempre in Usa. E poi è fertilissimo, se consideri che con il seme congelato ha avuto una percentuale altissima di fattrici rimaste gravide, il che non è mai facile da realizzare”.

Hai detto che il cavallo è in condizioni perfette. Dopo la parentesi stalloniera, che, lo abbiamo capito, è quella che in questo momento ti preme maggiormente, ci sarà da pensare al ritorno all’attività agonistica:

“Assolutamente sì, ed ho già capito dove vuoi arrivare… Ti dico subito che non abbiamo ancora deciso niente in merito alla scuderia che lo avrà in consegna. L’Europa è grande, c’è la Svezia, c’è la Francia, c’è l’Italia… Quello che è certo è che, durante la pausa stalloniera, resterà in allenamento e, quindi, ci stiamo organizzando per affidarlo ad un centro nel quale possa svolgere entrambe le attività”.

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