Comunicato stampa UPG sulla circolare di programmazione

Canticchiando a Roma. Credit foto Savi.
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Cari amici,

La circolare di programmazione 2024, come sapete, è stata già oggetto di una newsletter a fine dicembre. Da lì in poi una serie di rinvii e revisioni del testo hanno fatto slittare la sua adozione a pochi giorni addietro con partenza da inizio marzo. Credo sia utile analizzare i temi principali che tale documento porta con sé, anche per evitare incomprensioni o letture fuorvianti.

Parliamoci chiaro se uno pensava che nella circolare di programmazione del galoppo ci potessero essere effetti speciali pirotecnici tipo aumenti di montepremi oppure una auspicabile riduzione dei tempi di pagamento ha sbagliato indirizzo. Non è questa la sua funzione. Il suo compito è quello di fornire linee guida, obblighi e finalità per dare corpo e anima al calendario precedentemente pubblicato.

 Fatta questa premessa, innanzitutto è giusto evidenziare che si è discusso su un testo preparato da noi, mi riferisco alle Associazioni di categoria – con il contributo della commissione tecnica – che fanno parte di ANG e questo penso sia un aspetto metodologico da non sottovalutare.

Già dall’art. 2 rinveniamo una importante precisazione su cui UPG si è sempre battuta, cioè l’obbligo di programmare le corse dopo le 20.00 nel periodo estivo, tranne che in alcuni specifici ippodromi. Sembra una richiesta banale, ma visto quanto successo negli ultimi anni, tanto scontato non è. Così come l’aver previsto, al punto successivo, una serie di obblighi per la presentazione dei libretti programma, anche qui è evidente lo spirito che soggiace a tali impegni, rendere i programmi più coerenti con le linee guida della Circolare e con lo spirito di una programmazione che sia organica e non personalistica.

 Altro aspetto interessante è la conferma dell’impostazione che prevede delle dotazioni minime delle corse per fasce di ippodromo e anche del fatto che le proposizioni di corsa di Roma e Milano debbano avere analoghe dotazioni e chiamate in relazione al periodo dell’anno. Sappiamo che ogni ippodromo ha la sua (importante) funzione e quindi indicare un minimo montepremi per una determinata tipologia di corsa evita di svilirne il ruolo, con l’aggiunta anche di lasciare autonomia al programmatore di proporre anche importi superiori.

In passato si preferiva mettere un tetto massimo, a mio parere un errore poiché l’ufficio tecnico dell’ippodromo deve aver agio di muoversi all’interno dell’impianto predisposto con i criteri di programmazione e con giornate e montepremi previsti. Altresì l’aver accomunato Milano e Roma evita una concorrenza inutile e dannosa e anzi nelle finalità dovrebbe portare a una sempre più fruttuosa collaborazione.

 Arriviamo adesso alla questione Premio Aggiunto. Inutile nascondere che la richiesta iniziale preveda un aumento delle percentuali per i cavalli di 2 e 3 anni a premio, oltre all’allargamento della base di corse su cui tale premio è attribuibile per i 3,4 e 5 anni, cioè passare dalla dotazione di 8.800 a 6.600. Il Ministero per ragioni di bilancio ha accettato solo questa seconda parte. Viste le premesse non è un cattivo risultato, è una misura che va a premiare i Proprietari più piccoli e questo penso sia sempre un bene, anche perché a mio modo di vedere il Premio Aggiunto deve avere soprattutto questa funzione, sostenere il mercato e premiare la base. Inoltre non va dimenticato che c’è stata la promessa di rivalutare la questione in giugno per capire se sarà possibile integrare quanto deciso adesso.

Tema rilevante è l’attenzione dimostrata verso il comparto ostacolistico. Sappiamo bene quanto stia soffrendo e proprio noi di UPG abbiamo voluto raccoglierne il grido di dolore. Le nostre proposte per la circolare sono state accolte e vanno da una forte attenzione verso il cavallo italiano, per stimolarne il mercato, all’inserimento delle corse Bumper, un modo per avvicinare cavalli e scuderie alla disciplina, fino alla salvaguardia massima di un percorso esclusivo per i soli 4 anni, questo per favorire i Proprietari di questi cavalli.

Infine è stata correttamente inserita un’ultima nostra proposta che riguarda il bonus una tantum di 10.000€ per i Proprietari dei cavalli che vincono per la prima volta in ostacoli, ovviamente sempre che tali cavalli rispettino determinati requisiti previsti nella circolare, anche questo un modo per incentivare l’immissione di nuovi cavalli e scuderie nel settore. Lo sforzo è stato grande e speriamo che porti i risultati sperati, altrimenti, inutile negarlo, diventerà arduo continuare a difendere il comparto.

 Questi i punti che ritengo principali della Circolare di Programmazione 2024 al galoppo.

In definitiva l’impostazione generale va nella direzione corretta, le categorie sono state ascoltate e per quello che non si è ottenuto si è però accettato di tenere aperta la via ad un riesame di metà anno, sintomo di buona volontà. Adesso il prossimo decisivo step da parte Ministeriale sarà controllare che tali condizioni vengano rispettate dai programmatori e non è un lavoro da poco.

 Antonio Viani Presidente U.P.G