Castelluccio dei Sauri: un importante polo per l’allenamento pugliese e campano

Una panoramica del tracciato di Castelluccio dei Sauri
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Un ippodromo che è in grado di fornire tutti i confort possibili al giorno d’oggi in Italia è quello di Castelluccio dei Sauri. La filosofia di questo impianto è sempre stata finalizzata nel trasmettere al grande pubblico un messaggio d’amore per il cavallo e positivo per il mondo dell’ippica. Una struttura gestita in maniera ammirevole ed impeccabile da Francesca Romana Maglione, che insieme alle sue due figlie Nicol e Rosa De Matteo, rendono l’ippodromo dei Sauri una gemma del territorio foggiano. Con Nicol De Matteo abbiamo affrontato diverse tematiche

Nicol il vostro ippodromo oltre ad essere un’importante polo per l’ippica campana e pugliese, svolge anche un ruolo importante dal punto di vista dell’allenamento, ce ne puoi parlare?

“Certo, volentieri. La nostra struttura è collocata geograficamente al confine tra la Puglia e la Campania, in un territorio prevalentemente rurale. La maggioranza dei proprietari delle zone limitrofe, vivendo in campagna, detiene i propri cavalli da corsa presso i poderi o le abitazioni, venendo poi in ippodromo per fare prova anche due tre volte a settimana. Quindi l’ambito dell’allenamento vede coinvolti oltre ai cavalli stanziali, un gran numero di cavalli che viene da fuori, settimanalmente”.

Quanti cavalli circolano nella struttura a settimana?

“Tra stanziali e allenamento esterno, direi mediamente 200 a settimana. Il che mi rende felice, perché vedere l’ippodromo sempre in movimento mi fa piacere, ma va messo in conto tutto ciò che ne deriva ovviamente”.

Puoi spiegarci meglio che intendi?

“Sicuramente questo movimento settimanale di cavalli, porta con sè anche una mole di lavoro che per noi che siamo una piccola struttura, è significativa. Si pensi allo smaltimento della paglia, all’usura della pista, alla segreteria che deve gestire l’ingresso e l’uscita dei cavalli in transito. Però credo che sia un servizio dovuto ai nostri proprietari e allenatori, che comunque sono il cuore pulsante delle corse. C’è da aggiungere anche, (permettimi una piccola nota di orgoglio) che la nostra è una delle piste migliori, morbidissima, con le curve fluide e leggere, e quindi per i cavalli difficili o per quelli alle prima uscite, sicuramente allenarsi qui da noi, fa la differenza. Pensa che ci sono proprietari che vengono a fare prova a Castelluccio da Avellino, da Benevento, sopportando anche spese di trasporto e ore di van; ma evidentemente ne vale la pena”.

Hai parlato della pista. Effettivamente tutti gli operatori ne parlano bene. Ci vuole molta attenzione, vero?

“Più che attenzione, dire molta manutenzione. Noi ogni estate, approfittando della pausa dalle corse, scopriamo la pista, sistemiamo le pendenze, togliamo la sabbia vecchia e mettiamo tutta sabbia pulita. Ogni anno usiamo sabbia di fiume, perché la troviamo migliore qualitativamente, ma quella è una scelta personale… gusti! Sai, con lo fregamento degli zoccoli, la grana della sabbia, diviene sempre più sottile. Questo comporta che se non viene sostituita, in caso di pioggia, non solo diventa fangosa e scivolosa (quindi pericolosa per i cavalli e causa di annullamento delle corse, con conseguente perdita economica per noi e per il Ministero), ma dopo la pioggia, asciugandosi, si solidifica e diviene dura e disagevole. Vanno inoltre puliti tutti i drenaggi, liberandoli dalla sabbia, per far defluire l’acqua. Insomma, un lavoraccio, ma va assolutamente fatto”.

Sappiamo che la tua mente è sempre in movimento, che programmi hai per il futuro?

“La mente corre, la volontà di fare sempre meglio scalpita, ma le condizioni economiche al momento ci frenano. Diciamo che per ora posso dirti quali sarebbero i miei sogni, poi se nel futuro le cose dovessero cambiare, magari potrebbero diventare reali. Sicuramente mi piacerebbe realizzare una piscina, proprio per l’allenamento dei cavalli, offrendo un servizio in più ai nostri utenti. Mi piacerebbe poter installare nei box di transito le lampade infrarossi per asciugare i cavalli, poiché le nostre corse si concentrano prevalentemente nei periodi freddi. Inoltre poter rifare il sistema audio della tribuna, per far modo che si possano sentire le cronache anche dal lato delle scuderie. Insomma, di idee ce ne sono tante, la voglia pure, speriamo si possano realizzare”.