San Siro al centro

Binocolo puntato
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Giovedì pomeriggio è prevista la presentazione del progetto che prevede l’inserimento della pista da trotto all’interno di quella del galoppo di San Siro. E il tema è ovviamente più che mai sentito, sia dagli operatori sia dai semplici appassionati. Con curiosità e anche una buona dose di timori. Da una parte la gente del trotto di Milano è alla ricerca soprattutto di una conferma del mantenimento delle corse della specialità nella città e, dopo La Maura, è ancora disposta ad accettare la logica milanese del piutost che nient, l’è mei piutost. Dall’altra quelli del galoppo appaiono abbastanza perplessi, anche per l’eventualità di un ritocco del tracciato principale, anche se la ventilata creazione della pista all-weather era da tempo una richiesta degli operatori; pista che però oggi da qualcuno viene vista come un possibile surrogato in tempi lunghi di quelle di allenamento di Trenno.

Ci sono poi i timori degli operatori degli ostacoli, che proprio alla vigilia del Grande Steeple di Milano, vorrebbero conoscere il futuro del tacciato per i saltatori. Insomma c’è parecchio da scoprire in quello che Snaitech dovrebbe illustrare, compresa quella che potrebbe essere la struttura dedicata a chi le corse le vorrebbe vedere dal vivo, ovvero il pubblico, quello che in quasi tutti i ragionamenti sembra essere escluso o quasi. Quello che invece dovrebbe essere il primo a essere consultato in quanto fruitore principale di un ippodromo, in quanto cliente primario per tutto il settore. La situazione della struttura che si andrebbe a creare a San Siro sarebbe similare a quella che in Italia si può trovare a Capannelle. In pratica, dando per scontato che gli interventi sulla tribuna secondaria, quella che si affaccerà sull’arrivo della pista da trotto, siano profondi e atti a renderla confortevole anche in inverno (o per le notturne in estate), il principale scoglio sembra essere quello della visibilità delle corse, visto che i cavalli si troveranno a una distanza notevole dagli spalti.

Fra la corsa e la base della tribuna, ipotizzando che la corda del tracciato per i trottatori sia posto dove oggi c’è quella della pista degli ostacoli, ci sono infatti circa 100 metri e considerato che dal basso in pratica non si vedrà nulla o quasi, si sale intorno ai 110 metri. Tanto, tantissimo, anche in qualche modo probabilmente si potrebbe ovviare con un mega schermo, anche se non è decisamente la stessa cosa rispetto al vivere la corsa guardandola direttamente. Dubbi e perplessità, permetteteci, quantomeno legittimi, visto che negli ultimi 20 anni qualsiasi innovazione alle strutture, e soprattutto gli accorpamenti degli impianti di trotto in quelli del galoppo, non ha certo incontrato i favori degli appassionati.