Una scommessa sulle scommesse

Mandrake
Share

Lo spunto arriva da un articolo di Paolo Romanelli che analizza i dati in salita delle scommesse sul galoppo americano, lanciando, in maniera provocatoria ma fino a un certo punto, l’idea di portare il sistema verso un decentramento e quindi di lasciare che gli ippodromi partecipino ai flussi del gioco ricavandone quelle entrate che oggi sono limitate alla sovvenzione dallo Stato. Per l’Italia si tratterebbe di una rivoluzione copernicana, perché ci sarebbe da barattare almeno in parte un importo definito con un incasso variabile, che dipenderebbe da tanti fattori correlati fra loro. Perché gli incassi che potrebbero essere determinati dal volume di scommesse sono diversi e sono dovuti anche a scelte che riguardano calendario e orari, oggi definiti dal Mipaaf. Insomma, lasciare il certo per l’incerto, ma forse più remunerativo. D’altra parte qualcosa per l’ippica bisogna fare. E questa proposta, alla fine, lancia una scommessa sulle scommesse. Perché non giocarla?.