Francia: Accuse pesanti alla famiglia Rossi, indagine su doping e non solo. Sequestrati i conti bancari, vietati alcuni luoghi

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News: Una news importante sulla questione che riguarda la famiglia Rossi sull’operazione di polizia effettuata a Calas nei giorni scorsi. In custodia da martedì mattina, con Charley Rossi e sua moglie Jessica Marcialis, il fratello Cedric ed il loro zio Frederic Rossi, sono stati portati davanti al gip in Aix-en-Provence, Francia, nella giornata di giovedì, insieme al manager di Frederic ed il veterinario. I sei sono stati incriminati e posti sotto controllo giudiziario, secondo quanto riferisce Jour de Galop.

Come comunicato nella news di ieri, le suddette persone sono uscite dal tribunale giovedì intorno alle 16:00, ed è stato vietato a chiunque di loro di partecipare alle corse, o di essere in ippodromo o in un centro di allenamento durante questo periodo nel quale risultano ancora indagati, secondo un comunicato del pubblico ministero. Il JDG ha riferito che per questo tipo di accusa potrebbe durare fino a un anno mentre le indagini sono in corso. La famiglia Rossi custodisce ed allena circa 200 cavalli. 

Nel documento, si legge la seguente dichiarazione del pubblico ministero: “A seguito di una soffiata, un’indagine preliminare per doping equino e frode, commessi da un gruppo organizzato, è stato preso in carico dal Service Central des Courses et Jeux (SCCJ) (il servizio centrale di corse e giochi), un servizio specializzato della polizia giudiziaria presso la procura di Aix-en-Provence. Attraverso le prime indagini si è potuto confermare il sospetto di cui sopra, che coinvolgono allenatori e veterinari. Il 10 settembre 2021 il pubblico ministero di Aix-en-Provence ha aperto un’indagine giudiziaria sul capi del gruppo, (che stavano) somministrando ai cavalli sostanze di natura tale da modificarne artificialmente le capacità. L’inchiesta condotta dalla commissione rogatoria della polizia delle corse e dei giochi ha rivelato numerosi fatti di doping equino e manipolazione delle corse come parte di a organizzazione concertata. Si tratta di un grande gruppo di circa 30 corse combinate. È consentita un’operazione su larga scala da parte della SCCJ, coadiuvata dalla Polizia Giudiziaria del Sud e dai veterinari dalla federazione nazionale ippica, con 12 persone interrogate. Ciò ha dato luogo al sequestro di 10 cavalli da corsa, nonché fondi dai conti bancari delle persone in questione. Al fine della loro custodia, il giudice istruttore incaricato del caso,  In accordo con i requisiti dell’accusa, sono stati incriminati e posto sotto controllo giurisdizionale, e non possono essere presente su ippodromi e centri di allenamento e dagli esercizi qualsiasi professione legata alle corse dei cavalli. 

https://twitter.com/Badabdallah2/status/1468888619737927684?s=20